Ristrutturazioni: nella Marca l'Ecobonus vale 300 milioni

Ristrutturazioni: nella Marca l'Ecobonus vale 300 milioni
ECONOMIATREVISO Oltre 300 milioni di euro in sei anni. Tanto vale il Superbonus 110%, per la Marca trevigiana, in termini di sole detrazioni fiscali. A calcolare l'impatto del...

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ECONOMIA
TREVISO Oltre 300 milioni di euro in sei anni. Tanto vale il Superbonus 110%, per la Marca trevigiana, in termini di sole detrazioni fiscali. A calcolare l'impatto del provvedimento di recente varato dal governo per favorire la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici, è una ricerca promossa da Cna Veneto in collaborazione con il Centro Studi Sintesi di Mestre e presentata ieri. La stima a livello territoriale è stata effettuata sulla base della quota di investimenti attivati dagli ecobonus già in essere nello scorso quinquennio. Tale dato è stato poi ritarato tenendo conto del numero di immobili residenziali con almeno 15 anni d'età. Per il Trevigiano, dunque, è stato quantificato un importo medio, sotto forma di detrazioni, pari a più di 51 milioni all'anno, dal 2021 al 2026 (il periodo di applicazione del bonus fiscale): in totale, 308 milioni.

IL CONFRONTO
Su scala regionale, Treviso è la seconda provincia per entità economica complessiva, appena un milione dietro a Padova, a quota 309 (terza Verona con 300). Nell'intero Veneto la misura può potenzialmente muovere un miliardo e 652 milioni di euro. Non solo, secondo lo studio, potrebbe rappresentare un volano per investimenti totali nell'ordine di almeno 14 miliardi di euro. «Il ricorso al meccanismo delle detrazioni fiscali, applicato agli interventi di efficienza energetica e agli interventi antisismici, va nella direzione auspicata da tempo da Cna Veneto rimarca il presidente Alessandro Conte ora però è necessario che il Governo si impegni ad inserire nella Legge di Bilancio il prolungamento del Superbonus 110% per il prossimo triennio. Consideriamo questa misura un volano straordinariamente importante per l'intera filiera delle costruzioni e ne sollecitiamo l'estensione anche ai capannoni, per migliorarne le condizioni di sicurezza». Comunque un traino prezioso per un comparto, quello delle costruzioni e del sistema casa, che, subito prima dell'emergenza Covid, stava mandando i primi segnali di uscita da una crisi ultradecennale.
SETTORE IN CRISI
Nella Marca, le imprese di edilizia e affini, dal 2010 al 2019 si sono ridotte del 17% (alla fine dell'anno scorso ammontavano a 11.318) e gli occupati del settore addirittura del 56% (15.454), con un calo di 17 punti anche del valore aggiunto creato. «Benché l'interesse verso il Superbonus si riscontri non solo da parte delle imprese, ma anche da parte dei cittadini, ad oggi, sono ancora pochi i nuovi cantieri - nota Matteo Ribon, segretario di Cna Veneto -. Tra i fattori di questa iniziale difficoltà, vi è la presenza di difformità catastali, spesso pressoché irrilevanti, ma che non consentono di procedere con l'intervento. Inoltre per effetto dello smart working nella pubblica amministrazione anche la semplice richiesta di accesso agli atti diventa lunga e difficoltosa».

Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino