L'appello di Luigi Costa con la moglie Valeria e il figlio Daniele referente di zona per la fondazione Città della Speranza, è stato accolto da 370 persone. Si è trattato di...
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La vostra clinica è diventata internazionale? «Non esageriamo», precisa la presidente, «il 60% dei bambini sono Veneti, il resto arriva da tutta Italia, in questi giorni stiamo curando un bambino kossovaro». Come le è venuta l'idea di creare un ospedale per bambini? Lo chiediamo al fondatore Franco Masello. «Era il 1994 - ricorda Masello - avevo un nipotino di 9 anni all'ospedale di Padova, in pediatria. Vedere quell'ospedale messo in quelle condizioni, con tanti, anzi tantissimi bambini ricoverati erano occupati perfino i corridoi, pensate che in cortile avevo visto un bambino che si faceva una flebo in auto, prima sono rimasto sbigottito e poi mi è venuta l'idea di fare qualcosa di concreto per quei poveri innocenti. Ne ho parlato con alcuni miei amici e siamo partiti. Abbiamo dato il via al primo progetto precisamente il 12 dicembre del '94. Nel '96, due anni dopo, abbiamo inaugurato il "reparto di oncoematologia pediatrica" e il day hospital. È stato il primo passo, nei primi 3 anni abbiamo raccolto 8 miliardi, e da allora siamo arrivati a 50 milioni di euro. È la vittoria della solidarietà».
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Il Gazzettino