RISPARMIO TRADITOVENEZIA Già verificate le posizioni di quasi 72mila risparmiatori traditi dalle banche Popolari, entro fine anno si potrebbe arrivare a coprire tutti gli oltre...
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VENEZIA Già verificate le posizioni di quasi 72mila risparmiatori traditi dalle banche Popolari, entro fine anno si potrebbe arrivare a coprire tutti gli oltre 140mila che hanno fatto richiesta al fondo Fir.
Secondo il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, «entro la fine dell'anno tutte le domande di ristoro pervenute alla Consap per attingere al Fondo di indennizzo dei risparmiatori (Fir) e far ottenere ai risparmiatori truffati delle ex banche popolari venete il 30% del valore dei titoli azzerati saranno evase». Il ministro lo ha detto a Belluno a margine di un evento pubblico: «Fino a oggi abbiamo verificato quasi 72mila domande ed erogato risorse pari a circa 250 milioni. È una cosa di cui sono particolarmente orgoglioso perché il Movimento 5 Stelle ha trovato nei conti dormienti 1.575 milioni che sono alla base di tutta questa restituzione. Poi vedremo, in base al residuo, come poter aiutare ancora queste persone».
«Consap riceverà le associazioni dei consumatori il 17 giugno, stanno andando avanti a pieno regime e potrebbero risarcire entro pochi mesi, forse a fine luglio, i circa 90mila risparmiatori forfettari, cioè fino a una soglia di 35mila di reddito Isee - commenta Patrizio Miatello, presidente dell'associazione Ezzelino III da Onara -. Ed è iniziata l'analisi della situazione anche degli obbligazionisti. È certo che rimarranno dei fondi per risarcire anche i 9mila che non sono riusciti a mandare le domande in tempo». «Il fondo valuta 16.000 pratiche di indennizzo al mese», hanno affermato i deputati del Movimento 5 stelle, Raphael Raduzzi e Alessio Villarosa.
ECONOMIE IMPORTANTI
«Le domande pervenute al 18 giugno 2020, data di scadenza per la presentazione, risultavano essere 144.245 di cui 19.160 afferenti alla procedura ordinaria e 125.085 alla procedura forfettaria. Dalle analisi dei dati possiamo confermare che rimarranno delle economie importanti all'interno del fondo», affermano Raduzzi e Villarosa. E quindi altre risorse.
M.Cr.
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Il Gazzettino