RISCHIO CONTAGIO PORDENONE Dopo la decisione di ieri da parte del vertice della

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RISCHIO CONTAGIOPORDENONE Dopo la decisione di ieri da parte del vertice della Regione di mettere in quarantena gli otto consiglieri regionali che nella seduta di martedì...

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RISCHIO CONTAGIO
PORDENONE Dopo la decisione di ieri da parte del vertice della Regione di mettere in quarantena gli otto consiglieri regionali che nella seduta di martedì sedevano negli scranni più vicini a quello del consigliere contagiato Igor Gabrovec - tra questi pure i pordenonesi Sergio Bolzonello e Giampaolo Bidoli - anche da parte di altri consiglieri regionali era stata avanzata la richiesta su come comportarsi. Da parte di alcuni, in mattinata, era anche stata ipotizzata la possibilità di chiedere di essere sottoposti al tampone volontario. Una ipotesi che, nelle ore successive, sarebbe rientrata in quanto il tampone non viene fatto su persone che non mostrano i sintomi della malattia.

COMMISSIONE SANITÀ
«Era un'ipotesi emersa - come ha spiegato il consigliere regionale leghista Ivo Moras, che è anche presidente della commissione regionale della Sanità - più per precauzione e per escludere altri possibili casi di contagi. Al di la degli otto colleghi individuati per l'isolamento è chiaro che ciascuno di noi cercherà di adottare tutti i comportamenti e gli accorgimenti necessari e previsti dall'autorità sanitaria al fine di ridurre il più possibile la soglia dei rischi. Resta il fatto però che il collega Gabrovec, visto che era febbricitante, è stato irresponsabile a venire in Consiglio». Il consigliere a cui è stato fatto il tampone sarebbe rimasto in Aula per circa mezz'ora. Ma tanto è bastato per fare scattare - ieri mattina - tutti i provvedimenti compresa la chiusura del palazzo della sede del Consiglio regionale per la sanificazione.
CONSIGLIERI
Nella pattuglia pordenonese dei rappresentati regionali (i leghisti Ivo Moras, Stefano Turchet, Simone Polesello, Alfonso Singh; i Dem Sergio Bolzonello, Nicola Conficoni, Chiara Da Giau; la forzista Mara Piccin, l'autonomista Giampalo Bidoli, Emanuele Zanon (gruppo misto), il 5 Stelle Mauro Capozzella e il patriota di Fdi Alessandro Basso) ci sono anche quattro consiglieri che siedono nel Consiglio comunale di Pordenone: Conficoni, Piccin, Polesello e Basso. Già ieri era prevista una commissione consiliare che è stata disertata da un paio di consiglieri. «Ho deciso - ha precisato Nicola Conficoni che si è messo in una sorta di isolamento volontario - anche in assenza di prescrizioni e vincoli obbligatori di non partecipare alla riunione di commissione consiliare per precauzione. Nei prossimi giorni vedremo se ci saranno sviluppi». Anche la forzista Mara Piccin non ha partecipato alla commissione di ieri sera. «Per altri impegni - ha spiegato ieri pomeriggio - già nei giorni scorsi avevano chiesto al collega Andrea Cabibbo se poteva sostituirmi. Ora vedremo quali saranno le decisioni sulle prossime sedute anche del Consiglio comunale».
RINVIO AUSPICATO

Il riferimento è anche alla seduta del Consiglio comunale in calendario per lunedì prossimo. «Mi pare - suggerisce Piccin - che all'ordine del giorno della seduta non ci siano argomenti fondamentali e tali da non poter essere rinviati di una settimana o di quindici giorni. Visto che siamo in quattro, nonostante non ci siano nei nostri confronti prescrizioni particolari, chiediamo che si valuti un possibile rinvio della seduta». «Stiamo aspettando di capire - ha spiegato ieri sera il sindaco Alessandro Ciriani - quali saranno i provvedimenti del governo su possibili restrizioni. La linea è di convocare il Consiglio con tutti gli accorgimenti affinché possa svolgersi in sicurezza, magari in una sala più grande che può essere quella della Provincia. Comprendiamo le precauzioni e i timori dei consiglieri regionali ma anche di altri consiglieri non intenzionati a partecipare. Vedremo come fare, procedendo ora per ora».
D.L.
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Il Gazzettino