Ha risarcito la vittima e ha ottenuto il ritiro delle denunce. Matteo Pellegrin, 33enne grafico pubblicitario chioggiotto, è così uscito indenne dai due procedimenti per...
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La relazione era iniziata nel febbraio 2013. Per oltre un anno il rapporto tra i due aveva funzionato. Poi erano iniziati litigi e dissapori. Pellegrin aveva finito per perdere il controllo. Insulti, telefonate e sms ad ogni ora del giorno e della notte, controlli e pedinamenti, persino nel locale dove la 38enne si guadagnava da vivere. Il grafico pubblicitario aveva cercato di fare terra bruciata attorno alla ex minacciando persino gli amici e le amiche che la frequentavano. In un'occasione la donna, assistita dal Centro Antiabusi di Padova, sarebbe finita al pronto soccorso dopo aver subìto invettive, sputi e percosse: avrebbe riportato contusioni e lividi ad entrambe le gambe, con una prognosi di cinque giorni. Pellegrin le avrebbe persino bloccato con il silicone le maniglie della porta d'ingresso di casa filmando l'"impresa" con un videomessaggio. A distanza di un paio di settimane le avrebbe mandato in frantumi la porta a vetri dell'abitazione con una chiave da meccanico. In preda alla depressione, il giovane sarebbe infine arrivato al punto di inviarle un video in cui si autoriprendeva con una pistola puntata alla tempia, annunciando l'imminente suicidio qualora la donna non fosse tornata assieme a lui. Tutte circostanze che Pellegrin avrebbe poi smentito respingendo al mittente gli addebiti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino