RINCORSA DELLE DOSI PORDENONE (d.l.) Ritardo nelle terze dosi? «Fino a una

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RINCORSA DELLE DOSIPORDENONE (d.l.) Ritardo nelle terze dosi? «Fino a una settimana fa l'adesione alla campagna era molto bassa. È questo il motivo che ci ha frenato anche...

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RINCORSA DELLE DOSI
PORDENONE (d.l.) Ritardo nelle terze dosi? «Fino a una settimana fa l'adesione alla campagna era molto bassa. È questo il motivo che ci ha frenato anche rispetto ad altre regioni. Da lunedì scorso però c'è stato un forte rialzo. Fino a superare il target che ci è stato dato dal commissario nazionale Figliuolo». Il vicepresidente Riccardo Riccardi spiega così i dati sulla campagna vaccinale. Che negli ultimi giorni, almeno sulle terze dosi, sta prendendo fiato: si è passati dalle 11.500 alle 21 mila in una settimana, ben al di sopra delle 16 mila richieste dal commissario. A ieri era stato coperto l'11% della platea vaccinale della terza dose.

REGOLE SOVRAPPOSTE
«Nel giro di una settimana le regole sulle categorie da vaccinare sono cambiate in corsa. Questo ha portato - ha spiegato Riccardi - ha richiesto una riorganizzazione delle agende e un adeguamento per consentire la possibilità di vaccinarsi alle categorie obbligate e a coloro a cui il Green pass è in scadenza. Uno sforzo organizzativo enorme cui stiamo rispondendo tenendo conto che nella sanità regionale, tra sospesi o contagiati, lavoriamo con mille operatori in meno». E rispetto alle categorie fragili (over-80 e patologici) e obbligate (scuola, forze dell'ordine, Difesa) a dicembre ci sono 116mila già prenotati e circa 88 mila che devono ancora prenotarsi. Ieri le agende sono state aperte per le categorie obbligate: alle 12 erano state 4mila le prenotazioni, un numero sotto le aspettative. Su questo punto il presidente Massimiliano Fedriga è stato chiaro: «Queste categorie si affrettino a prenotare, non terremo le agende dedicate per l'intero mese di dicembre poiché anche chi non ha l'obbligo deve poter essere vaccinato in tempi brevi». La Regione vedrà l'andamento delle prenotazioni nei prossimi giorni e poi potrebbero esserci nuove decisioni sulla possibile chiusura delle agende. L'appello è dunque a fare in fretta. Visto che vi è la disponibilità delle dosi e la possibilità di farlo in tempi brevi.
L'ANDAMENTO

Sull'andamento della pandemia in regione - ieri alla conferenza è intervenuto anche il capo della task force anti-Covid Fabio Barbone - è emerso che l'andamento è stato influenzato molto dalla situazione dei Paesi confinanti. La pandemia mostra negli ultimi giorni una stabilizzazione dei contagi e uno spostamento verso l'area Ovest dell'Italia. Rispetto a un anno siamo al 20 per cento dei contagi e con metà posti letto occupati negli ospedali. In base alle proiezioni dei modelli matematici la zona arancione dovrebbe essere più lontana. Infine un dato. Se in Fvg tutti si fossero vaccinati si sarebbero risparmiate quasi 5mila giornate di occupazione di posti letto negli ospedali regionali. Con tutto ciò che avrebbe comportato in termini di offerta su tutti gli altri fronti sanitari no-Covid. «Secondo le stime non dovremmo raggiungere la zona arancione, ma comunque con l'ultimo decreto del governo siamo riusciti a garantire l'apertura delle attività economiche (compresa la stagione invernale montana) e delle attività ricreative. Quindi garantiamo l'economia e garantiamo la sicurezza sanitaria», ha concluso il presidente Fedriga.
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Il Gazzettino