IL PROGETTO Belluno Lavori in corso all'ex caserma Fantuzzi. È partita...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Belluno Lavori in corso all'ex caserma Fantuzzi. È partita la ricerca di professionisti per la verifica della vulnerabilità sismica, l'idoneità statica e per la progettazione di fattibilità tecnico economica degli interventi di adeguamento sismico e stati dei fabbricati. Le operazioni sono ancora alla fase preliminare a quella di stesura del progetto, certo, ma l'attività alla futura Cittadella della sicurezza prosegue più o meno come da tabella di marcia. In queste settimane l'Agenzia del Demanio ha in corso un'indagine di mercato per individuare almeno cinque operatori economici da invitare alla procedura negoziata. Si tratta di avviare tutti gli studi preliminari agli interventi di miglioramento sismico, ovvero di capire lo stato del complesso ex militare dal punto di vista della sicurezza. Gianvittore Vaccari, da parte sua, ha da poco completato i rilievi architettonici. «C'è voluto parecchio tempo per portare a termine il lavoro, gli edifici sono tanti e sono grandi spiega -. Abbiamo condotto i rilievi con metodo laser, moderno e più veloce. Abbiamo avuto la conferma di come gli edifici siano interessanti e dell'assoluta necessità di intervenire al più presto per prevenire ulteriore degrado». I rilievi architettonici sono finalizzati a raccogliere tutte le informazioni relative agli immobili necessarie a riqualificarli secondo le tecniche originarie. «L'unica parte dell'area che non vale la pena recuperare aggiunge Vaccari è quella delle ex cucine e dei refettori. Gli edifici sono recenti, ma piuttosto scadenti, tuttavia deciderà chi si occuperà della progettazione cosa farne». La progettazione sarà il passo ancora successivo, che seguirà gli studi sulla tenuta sismica. Lo studio sul recupero funzionale degli edifici salvaguarderà la loro impronta storica e architettonica, ma caratterizzerà le varie aree destinate alle diverse forze dell'ordine in modo diverso, a seconda delle necessità di sicurezza di ciascun corpo. La riqualificazione dell'ex sede della Brigata Alpina Cadore è parte del Piano di rigenerazione urbana finanziato dal Governo. Nei 16mila metri cubi prenderanno posto polizia, carabinieri, finanza e carabinieri forestali, consentendo di radunare in un unico luogo tanti uffici sparsi in diverse parti della città e di risparmiare sui costi degli affitti. Il recupero avverrà per stralci e partirà dall'edificio basso posto vicino al cancello d'ingresso.
Alessia Trentin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino