ROMA - Il progetto di riforma della scuola sarà presentato al prossimo Consiglio dei Ministri. È pronto e non c'è «nessun problema di copertura, anche perché il progetto che...
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Dunque soltanto uno slittamento di qualche giorno che è bastato però a rinfocolare le proteste; ieri sono scesi in piazza Quota 96 e precari con qualche sfottò: «Prima annunciano un'epocale rivoluzione naturalmente solo sui giornali, poi ripiegano su semplici linee guida. Infine niente. Matteo, dai, almeno una slide.....» ha cinguettato il capogruppo dei deputati di Sel Arturo Scotto. E i pentastellati: «Alla prova dei fatti, la baldanzosità di Renzi ha sbattuto il muso contro la dura realtà».
I sindacati rinnovano le loro richieste. Il rinvio del Piano scuola «è utile se finalizzato a dare chiarezza agli orientamenti del governo e ad acquisire tutte le coperture finanziarie necessarie» commenta il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna indicando le tre priorità-urgenze: risorse finanziarie, contratto e precariato. Meno indulgente il leader della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo che ritiene «sconcertante» che il Governo rinvii gli interventi sulla scuola «dopo aver riempito per giorni le pagine dei giornali».
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Il Gazzettino