Rifiuti, spariscono le isole ecologiche

Rifiuti, spariscono le isole ecologiche
ADRIARivoluzione in vista per la raccolta differenziata in alcune aree della città. L'amministrazione Barbierato per venire incontro alle pressanti richieste dei residenti, ha...

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ADRIA
Rivoluzione in vista per la raccolta differenziata in alcune aree della città. L'amministrazione Barbierato per venire incontro alle pressanti richieste dei residenti, ha deciso di eliminare le tre inestetiche isole ecologiche presenti in città, collocate in via ex Riformati, in piazzale Alberto Mario e nel retro della ex casa madre dei Partito Socialista, in riviera Cesare Battisti. L'operazione dovrebbe essere portata a compimento prima di Natale o con l'inizio del nuovo anno. La situazione in queste tre aree, a causa dell'inciviltà di qualcuno, soprattutto nei weekend, è diventata insostenibile, con rifiuti di ogni tipo, posizionati fuori dagli appositi contenitori.

PORTA A PORTA NEL MIRINO
Le intenzioni, secondo le promesse dell'assessore al decoro urbano Andrea Micheletti, non si fermerebbe solo qui. Palazzo Tassoni avrebbe intenzione di potenziare la raccolta differenziata porta a porta mentre le isole ecologiche rimanenti e saranno uniche, chiuse e con accesso tramite badge elettronico per monitorare gli accessi. «Parallelamente se tutto va bene già nel 2019 partiranno le guardie ecologiche a cura di Ecoambiente».
INCIVILI IMPUNITI
La situazione sul fronte del conferimento dei rifiuti in città è al limite del collasso tanto che sembra aver fatto un passo indietro di decenni dal punto di vista dell'educazione ambientale. Urgono soluzioni drastiche da parte della amministrazione comunale per evitare il ripetersi di immondezzai nel centro città e lungo i corsi di fiumi e canali. E dire che basterebbe poco per pizzicare sul fatto questi vandali che per ignoranza o per sfregio continuano a lordare il territorio. Basterebbe usare una telecamera mobile, come avviene con successo in altre realtà, per stanarli. Con il frutto delle prime multe, il costo dello strumento sarebbe presto ammortizzato. La situazione di fatto sta degenerando e gli ultimi abbandoni eclatanti rappresentano la punta dell'iceberg. Profetica in questo senso fu Legambiente alcuni anni. Secondo il circolo adriese le isole ecologiche delle città e dei paesi del Delta, ma in particolare, quelle di Adria, erano da istigazione a delinquere. Da qui un consiglio: «Se un'amministrazione, vuole proprio dotarsi di isole ecologiche deve anche promuovere adeguati controlli, praticare multe e installare telecamere».
L'ECOCENTRO

Resta in stand- by invece, per il momento il progetto per l'adeguamento funzionale dell'Ecocentro, approvato dall'esecutivo adriese anni fa. Si trattava di un progetto dell'importo complessivo di 360mila euro. L'adeguamento, definito modulare, del centro di conferimento avrebbe dovuto rappresentare il primo passo verso un tariffa più equa. In sintesi l'Ecocentro avrebbe dovuto essere reso più funzionale, più moderno e soprattutto più pulito. L'idea di fondo era quella di costruire una rampa per il conferimento dei diversi materiali di raccolta.
Guido Fraccon
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino