ROMA - Contro il blocco dei contratti del pubblico impiego, fermi da sei anni, i sindacati puntano sul ricorso alla Corte costituzionale. Si appellano al fatto che la stessa...
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Sei anni senza rinnovo sono troppi, attaccano i sindacati, puntando il dito contro questa «intollerabile discriminazione». E ricordando che, intanto, è diminuito sia il numero dei lavoratori pubblici (300.000 in meno), sia la busta paga: la perdita dovuta al blocco dei contratti è in media di 4.500 euro a testa (2015 compreso). E che, viene fatto notare, avrà effetti anche sulle pensioni future, ormai tutte contributive.
Contro questo blocco, la Cisl scenderà in piazza con i lavoratori dei servizi pubblici (pubbliche amministrazioni, sanità, scuola, università e ricerca, sicurezza) lunedì 1 dicembre con lo sciopero nazionale di categoria proclamato per l'intera giornata. La richiesta di rinnovare i contratti del pubblico impiego sarà invece per Cgil e Uil al centro dello sciopero generale del 12 dicembre con il quale si schierano anche contro il Jobs act e la legge di stabilità.
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Il Gazzettino