Riconosce in tv il fratello clochard Viene a Venezia e lo riporta a casa

Riconosce in tv il fratello clochard Viene a Venezia e lo riporta a casa
Sembra una storia uscita da uno dei migliori feuilleton, ma sta di fatto che il clochard che stazionava nel sottoportico fra la Banca d'Italia e riva del Carbon, è tornato a casa...

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Sembra una storia uscita da uno dei migliori feuilleton, ma sta di fatto che il clochard che stazionava nel sottoportico fra la Banca d'Italia e riva del Carbon, è tornato a casa ad Ancona. Molti lo ricorderanno seduto a terra, mentre con un bastoncino picchiettava in modo ossessivo i masegni, fra i suoi giocattoli preferiti: pagliuzze, sassolini e colori a pastello. Un giovane magro e trasandato, che faceva i suoi bisogni nello stesso sottoportico, tanto - dicevano alcuni - da segnare un equivocabile il percorso olfattivo verso Ca' Farsetti. La storia a lieto fine è raccontata da Jacopo Guerra, titolare del bar Mister Sandwich davanti all'imbarcadero di linea 2 di Rialto, a pochi passi dalla postazione del clochard. «Domenica mattina è entrata nel bar la sorella di questo tizio - spiega Guerra - al personale ha detto di aver riconosciuto il fratello grazie ad una trasmissione televisiva, che l'aveva inquadrato nel suo posto usuale a picchiettare sul terreno. Subito la donna è partita emozionata da Ancona, sua città di residenza e da dove il fratello sarebbe scomparso da 15-20 anni. Ha girato per Venezia fino a trovarlo e l'ha condotto con lei. Prima di partire, però, ha chiesto ed ottenuto un colloquio con gli assistenti sociali, per capire se era possibile il suo recupero. Comunque era fortemente intenzionata a portarselo a casa».

«È una storia - prosegue Guerra - che seppur a lieto e sorprendente fine, possiede dei lati oscuri: anche se il giovane era privo di documenti, possibile che nessuno in questi anni si sia chiesto chi fosse e da dove venisse, magari cercando di contattare la sua famiglia? Qui lo vedevamo qualche volta con una signora, che lo portava via con sé, probabilmente un'assistente sociale. E poi, dove dormiva? Dove mangiava?».
Sta di fatto che l'uomo con i bastoncini non c'è più ed in questi giorni di gelo è sicuramente un bene.
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Il Gazzettino