Ricciardi: il farmaco sembra funzionare La scienziata chiede dosi più per l'Africa

Ricciardi: il farmaco sembra funzionare La scienziata chiede dosi più per l'Africa
IL FOCUSROMA «Da Israele ci arriva una notizia positiva: i test continuano a diagnosticarla, non ha bypassato i test. C'è una buona probabilità che i vaccini continuino a...

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IL FOCUS
ROMA «Da Israele ci arriva una notizia positiva: i test continuano a diagnosticarla, non ha bypassato i test. C'è una buona probabilità che i vaccini continuino a proteggerci anche dalla variante Omicron». Ad affermarlo è il professor Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, che ieri era ospite del programma televisivo di Raitre, Che tempo che fa.

BILANCIA
Secondo il professor Ricciardi la strada maestra continua a essere quella delle immunizzazioni, terze dosi comprese: non ha senso esitare neppure di fronte alla comparsa della Omicron, alle sue mutazioni e alla carenza di dati a disposizione sui quali stanno però lavorando alacremente gli scienziati. Per questo Ricciardi ha aggiunto parlando della nuova variante: «Ci sono elementi da monitorare. Sul piatto ci sono alcuni elementi positivi e alcuni negativi. Tra i negativi c'è la grandissima capacità di diffondersi con una contagiosità persino superiore alla Delta e la numerosità delle variazioni. Ma sul piatto della bilancia positivo ci sono le informazioni che ci stanno arrivando dal chief medical officer del Sudafrica secondo cui non ha una maggiore gravità». Appare scontato che «arriveremo ad una terza dose praticamente per tutti e l'emergenza di nuove varianti ce la rende ancora più urgente. Se gli hub riapriranno al 100 per cento per spingere sulle terze dosi? So che il generale Figliuolo sta pensando a queste riaperture». Ultima annotazione del professor Ricciardi: «Occorre avere maggiore attenzione per le scuole perché in questo momento sono il punto debole». Sintesi: per l'Italia la variante Omicron è un elemento di preoccupazione, ma si confida ancora nell'affidabilità dei vaccini.
SCENARIO
Spostiamoci in Sudafrica: anche qui gli esperti ripetono che solo con le immunizzazioni si supera la crisi della Omicron. «Lo stiamo dicendo da tempo: se non viene vaccinata anche la popolazione in Africa, continueranno a svilupparsi varianti. Probabilmente la Omicron c'è già da tempo anche in Europa, ma non era ancora stata trovata perché si cercava la Delta». A parlare è la dottoressa Angelique Coetzee, 60 anni, presidente della Associazione dei medici del Sudafrica. Nell'area di Pretoria è stata la prima a segnalare un incremento di casi, con sintomi anomali, e questo ha consentito di individuare la variante Omicron.
Racconta la dottoressa Coetzee: «Non è stato difficile capire che stava succedendo qualcosa, perché negli ultimi mesi i casi erano diminuiti in Sudafrica, ma a inizio mese nel mio studio ho visto un incremento di pazienti con il Covid, con sintomi inusuali, differenti da quelli precedenti. Immediatamente ho avvertito il comitato consultivo sui vaccini del mio Paese perché era qualcosa che non avevamo visto in precedenza».
Come ci si difende da questa nuova variante Omicron? Le risposte dell'esperta sudafricana vanno nella stessa direzione delle frasi pronunciate poco dopo dal professor Ricciardi. «I cittadini - dice la dottoressa Coetzee - devono collaborare, rispettando misure importanti come l'uso delle mascherine, la ventilazione delle stanze, la distanza sociale e il lavaggio delle mani. Questo è molto importante, sono misure che funzionano con qualsiasi variante, deve essere chiaro. Tra l'altro ci aiutano anche a limitare la diffusione dell'influenza. E poi ci sono, fondamentali, i vaccini».
ANZIANI

Conclusione della dottoressa di Pretoria: «Al momento possiamo solo dire che sono la difesa più importante. Sappiamo che se sei vaccinato le tue possibilità di contrarre una malattia grave è il 94 per cento più bassa rispetto a chi non è stato immunizzato. Tuttavia abbiamo visto infezioni anche su persone che sono state vaccinate con Pfizer. Ciò che però constatiamo è che comunque il vaccino sta evitando la malattia grave, i sintomi continuano ad essere lievi. Per questo è necessario che tutti si proteggano con la vaccinazione. Penso a chi ha più 65 anni: se non è protetto dal vaccino, con una intensa diffusione della nuova variante potrebbe avere conseguenze serie».
M.Ev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino