Quattro cantieri nel raggio di un centinaio di metri, poco più. É una concentrazione che ha dello straordinario, quella che si sta materializzando a Rialto. C'è il Fontego dei...
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Tutti interventi necessari. Segno di una città che si rinnova prendendosi cura del suo patrimonio. Ma è stato saggio concentrare tanti cantieri così, con una stagione turistica in arrivo che dovrà fare i conti anche con l'Expo? Quindi con altri visitatori in più, se non altro per l'apertura della Biennale d'arte anticipata a maggio. Rialto reggerà l'urto? Dopo il tragico incidente di due estati fa, costato la vita al turista tedesco, travolto da un vaporetto mentre si trovata in gondola nel caos del Canal Grande, questo è diventato un po' il luogo simbolo dell'intasamento di cui soffre la città, per acqua e per terra. Così come dell'incapacità di risolvere il problema. E quattro cantieri in contemporanea, non potranno che portare un ulteriore carico, tra maestranze, merci, imbarcazioni...
Quello di Actv, se saranno rispettati i tempi, forse sarà il problema minore. Tutto sgombro per l'inizio di giugno. Resteranno i cantieri di maggior peso. Quello del Fontego ha già ristretto il passaggio in salizada. Il ponteggio dei Camerlenghi si è "mangiato" uno dei pochi spazi liberi che, non a caso, era stato usato per il cantiere allestito l'anno scorso per i rilievi propedeutici al restauro del ponte. Ora il nuovo cantiere farà base davanti alla sede del Magistrato alle acque, un po' in riva, un po' su un'apposita chiatta. Poi si procederà a impacchettare un quarto di ponte alla volta. Lavori a terra solo di notte - è stato assicurato - con soluzioni aeree innovative, proprio per non intralciare la vita della città. Ma i timori, tra i commercianti, restano. Ieri, intanto, ai piedi del ponte si sono visti i primi addetti intenti a rilevare i pedoni in transito. Pia intenzione, visto che questi sono ancora giorni di bassa affluenza. Ben altri i numeri che ci saranno con i primi fine settimana di primavera. Ben altri i problemi.
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Il Gazzettino