Reyer ritrovata, adesso ci crede

Reyer ritrovata, adesso ci crede
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Se questi sono i risultati siamo certi che Walter De Raffaele si augurerà da qui all'eternità di non godere mai dai favori del pronostico. Anzi, ancor meglio di venir snobbato, sottovalutato e criticato. Così almeno avrà sempre un motivo in più, forse il più importante, per dimostrare a tutti ancora una volta che la sua Reyer, quando veramente conta, è capace realmente di tutto. E da quando il coach livornese è a capo del progetto tecnico orogranata, questo concetto ha attraversato più volte la strada percorsa dalla Reyer, finendo per essere sempre o quasi asfaltato dai fatti. Quelli che continua, anche in emergenza, a mostrare la squadra orogranata che se è vero che è giunta alla Final Eight di Pesaro a fari spenti, è altrettanto chiaro che quei fari giovedì si sono improvvisamente accesi irradiando una luce abbagliante che ha accecato una Virtus Bologna uscita dalla battaglia con le ossa rotte.

TABÙ SFATATO
Ma non è tanto l'aver sfatato un tabù (le sette uscite ai quarti di finale di Coppa Italia) che ha reso la Reyer e i suoi tifosi più felici, quanto piuttosto la consapevolezza di aver forse, e il condizionale d'obbligo, ritrovato in un colpo solo il miglior Tonut e il miglior Vidmar della stagione assieme a una solidità mentale di squadra che ha sempre rappresentato negli anni la chiave di ogni successo orogranata targato De Raffaele. E se quelli visti contro Bologna sono i reali equilibri della Reyer, beh, in prospettiva il gioco si fa veramente interessante perchè è fuori d'ogni dubbio che le incompiute collezionate finora qua e là in questa stagione sono soprattutto passate per l'impasse di troppi giocatori considerati fondamentali a livello strutturale con De Raffaele che ha dovuto fare dei veri e propri esercizi di equilibrismo. E se Bologna poteva rappresentare una montagna in questo momento troppa alta da scalare, oggi alle ore 17.45, in semifinale, la Reyer dovrà vedersela con un'altra ancora più alta, la Milano di Ettore Messina che nei quarti ha scherzato contro Cremona mostrando che a questa Coppa Italia ci tiene davvero (l'altra semifinale è Brindisi-Fortitudo, ndr).
SORPRESE
E se la Reyer partiva teoricamente sfavorita contro la Virtus, a maggior ragione non gode certo dei favori del pronostico oggi. Ma la Coppa Italia ha spesso riservato della grandi sorprese in questi anni e trattandosi di una partita secca tutto è veramente possibile. Anche perchè fino a prova contraria l'ultimo scudetto è appiccicato sulle maglie orogranata e un motivo pur ci sarà se l'ha vinto la Reyer e non Bologna o Milano.

La chiave? Sono tante così come le variabili tecniche anche se forse le fortune o sfortune della Reyer passeranno soprattutto per la capacità di limitare i lunghi milanesi, il cui fatturato dipende però dagli esterni su cui la Reyer dovrà fare un gran lavoro, specie su Rodriquez, Nedovic e Micov anche se prendere le misure a una squadra totale come Milano è davvero difficile. Ma niente come detto è impossibile.
Stefano Babato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino