Resta un solo striscione nella guerra al traliccio

Resta un solo striscione nella guerra al traliccio
È rimasto un solo striscione, all'interno di una proprietà privata,...

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È rimasto un solo striscione, all'interno di una proprietà privata, a testimoniare la lotta che, da oltre un anno, vede i residenti di Terranegra contestare l'antenna che incombe sul quartiere. Tutti gli altri cartelli e striscioni sono stati rimossi dalla Polizia Locale. Il traliccio ripetitore di radio "Bella & Monella", definito un «ecomostro», svetta con i suoi 100 metri d'altezza sovrastando le abitazioni, contrastato da un comitato che ha presentato un ricorso al Tar. Per tener viva la loro contrarietà i residenti avevano appeso degli striscioni e dei cartelli sul ponte del quartiere e lungo via Forcellini. «Erano circa le 13 quando alcuni passanti ci hanno avvisato che c'era una pattuglia di vigili che stava togliendo tutti gli striscioni di protesta - ha raccontato Federica Francescon del "Comitato No Antenna" - siamo subito accorsi ma era troppo tardi per testimoniare l'accaduto con delle foto, gli agenti avevano già rimosso tutti gli striscioni che campeggiavano da tempo. Se n'è salvato solo uno perchè posizionato nel giardino di una casa dove i vigili non sono potuti intervenire». Il Comitato era nato nel luglio dello scorso anno quando, su un terreno di proprietà della Spes con il cosiddetto silenzio assenso del Comune, i residenti avevano visto installare velocemente il traliccio. Subito erano state organizzate proteste, una fiaccolata molto partecipata, una raccolta di firme sottoscritta da 5.500 cittadini e richiesti numerosi incontri a tutte le parti in causa. Il Comitato si era quindi rivolto al sindaco Bitonci chiedendo l'aiuto dell'amministrazione ed aveva presentato un ricorso al Tar. Richiesta rinnovata il 21 luglio scorso durante l'incontro del primo cittadino con i residenti del Forcellini. «In quell'occasione abbiamo incontrato il sindaco che ci aveva assicurato che avrebbe fatto tutto ciò di competenza dell'amministrazione per sostenere le nostre ragioni - ha continuato Francescon - ora invece ha fatto rimuovere gli striscioni sistemati da tempo. (((morbiatol))) Considerate le sue assicurazioni di essere dalla nostra parte, ribadite un paio di mesi fa, vorremmo capire che fastidio potevano dare striscioni e cartelli. Fino ad oggi i vigili non erano mai intervenuti. Ci chiediamo se non sia stato fatto per l'arrivo in città di Salvini». Il Comitato ha presentato un ricorso al Tar che verrà discusso il 27 gennaio prossimo, un'azione per la quale i cittadini si sono auto tassati ma che comporta notevoli spese, circa 9000 euro. Il Comitato è infatti deciso, nel caso si rendesse necessario, a lottare fino al più alto grado di giudizio. «Abbiamo una pagina sulla piattaforma Produzioni dal basso - aggiunge Francescon - se qualcuno può aiutarci con le spese legali può informarsi al link http://linkpdb.me/11335. Inoltre organizziamo spettacoli che trovano sempre molto pubblico che condivide la nostra lotta». Ieri sera il terzo appuntamento di finanziamento si è tenuto al cinema Rex dove il concerto dei "MovieTrio and Friends" ha registrato il tutto esaurito. Il prossimo evento è in programma intorno a Natale.
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Il Gazzettino