Reparti covid pieni Pronti altri sedici posti

Reparti covid pieni Pronti altri sedici posti
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IL QUADRO
UDINE Il virus corre e riempie i reparti degli ospedali friulani. Siamo (quasi) al tutto esaurito nelle strutture già allestite a Udine e provincia per accogliere pazienti contagiati dal covid, tanto che al Santa Maria della Misericordia i vertici ospedalieri hanno già predisposto per tempo una sorta di piano B, con ulteriori postazioni pronte per curare i malati che hanno contratto l'infezione. Sedici posti, già allestiti al piano terra del padiglione che ospita il reparto di Malattie infettive, ma ancora intonsi, anche perché per attivarli sarebbe necessario reperire altrove il personale da concentrare su quei letti, sospendendo di necessità altri servizi che in gergo si chiamerebbero puliti, cioè non dedicati a pazienti covid. La storia della coperta corta di ripete. E più aumentano i malati con il coronavirus più cresce il rischio di lasciare scoperti altri settori.

I NUMERI
«I sedici posti di medicina covid - spiega il direttore medico di presidio del Santa Maria della Misericordia, Luca Lattuada - sono stati allestiti per eventuali esigenze. L'apertura di quei posti comporterà un'ulteriore riduzione di attività per i pazienti non covid. Dovremmo utilizzare dipendenti oggi in altre strutture», rammenta il medico. «Per adesso, quei posti ancora non li usiamo - aggiunge -. Ci vorrebbe del personale dedicato e quindi dovremmo chiudere dei servizi. Dobbiamo valutare». Ma il quadro è in rapida evoluzione. Ieri, secondo la fotografia scattata nel pomeriggio dallo stesso Lattuada, a Udine erano occupati «13 posti su 13 in Terapia intensiva, 11 su 12 in Semintensiva covid, 18 su 19 in Malattie infettive, 11 su 12 in clinica medica covid». A colpire sono soprattutto i numeri dell'ospedale di Palmanova, dove i primi posti sono stati resi disponibili venerdì scorso e, a meno di una settimana di distanza, ieri erano tutti coperti: «Quindici su quindici». Ne aprirete altri? «Per adesso andiamo avanti così». Ma lo scenario potrebbe cambiare da un momento all'altro.
SERVIZI SOSPESI
Il virus ha già il suo conto aperto con la sanità friulana normale. Per far spazio ai malati contagiati dal covid sinora sono state in parte sacrificate le chirurgie ambulatoriali di Cividale e Gemona («Dove però siamo riusciti a riprendere facendo due sedute a settimana», spiega Lattuada), sono stati chiusi poi 8 letti di Medicina all'ospedale di San Daniele e all'Istituto Gervasutta di Udine sono per il momento congelati altri otto posti di riabilitazione, che hanno fatto posto alla Rsa covid (oggi quasi al completo, su un piano della struttura). All'ospedale di Ialmicco di Palmanova, poi, sono stati convertiti in covid quindici letti di Medicina.

Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino