Regole sul decoro, scontro sulla plastica

Regole sul decoro, scontro sulla plastica
CONSIGLIO COMUNALEVENEZIA Nel giorno in cui in aula a Ca' Farsetti sbarcava il nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana (che verrà votato oggi dopo un discorso del sindaco...

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CONSIGLIO COMUNALE
VENEZIA Nel giorno in cui in aula a Ca' Farsetti sbarcava il nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana (che verrà votato oggi dopo un discorso del sindaco Luigi Brugnaro), opposizione e maggioranza si sono scontrate sul tema della plastica nei take away di Venezia.

A dar la mossa al duello verbale, gli otto emendamenti presentati dalla consigliera comunale del Pd Monica Sambo, con l'obiettivo di ridurre l'uso della plastica nei negozi di cibo. Nessuna delle otto proposte ha avuto il via libera dal parlamentino veneziano, ma la discussione ha impegnato l'aula per più di tre ore, tra stilettate e accuse reciproche di una visione distorta dell'amministrare.
MENO PLASTICA
Quello che il gruppo consiliare Dem voleva far approvare come modifica al regolamento di polizia e sicurezza urbana, era l'applicazione «dell'obbligo di utilizzo di materiale biodegradabile per i contenitori dei take away». Il tutto «entro un anno» e non entro i due previsti dal nuovo regolamento. Una «logica politica diversa», ha attaccato Sambo, su cui il Pd sta combattendo da tempo. «Sappiamo della specificità di Venezia e conosciamo la fine che fa la plastica nei canali - ha spiegato Sambo - Il grande rischio è che si inquini tutta la città». Nel respingere gli emendamenti, e soprattutto la possibilità di introdurre entro un anno l'obbligo dell'uso del biodegradabile, l'assessore alla Sicurezza, Giorgio D'Este, ha spiegato di non sentirsela «di multare i nostri commercianti perché non si sono organizzati per tempo. O magari non sono riusciti a finire tutto il materiale che avevano in negozio».
Per questo l'assessore è rimasto fermo nel fissare i paletti al 2021, termine indicato anche dalla Comunità europea per il passaggio definitivo dalla plastica al biodegradabile. Ma per Sambo si tratta di «una scadenza inaccettabile. Due anni sono troppi, anche perché lo stesso regolamento impone alle aziende di brandizzare i propri materiali per l'asporto entro un anno. Perché non allineare le due scadenze?», ha concluso, non prima di proporre la cancellazione dell'obbligo di brandizzazione.
IL REGOLAMENTO
La seduta - chiusa alle 20 - si era aperta con la relazione dello stesso assessore D'Este sul nuovo regolamento. «Abbiamo discusso tanto - ha esordito l'assessore alla Sicurezza - e mi auguro che tutto questo porti all'unanimità nella decisione di approvare questo regolamento di cui ne abbiamo grande bisogno perché sono state introdotte una serie di novità e anche per l'evoluzione dei fenomeni che oggi la polizia locale di Venezia deve affrontare con maglie sempre più strette per far rispettare norme e leggi. Il regolamento è frutto di un lavoro lungo e attento per ottenere un documento che risulti percorribile e applicabile. Si tratta di una visione a lungo termine sulla sicurezza».

Approvata, in chiusura del Consiglio, una modifica all'articolo che disciplina l'occupazione del suolo per le raccolte firme e i banchetti promozionali delle associazioni. Che come da modifica, potranno chiedere spazi al Comune per non più di quattro giorni al mese, di cui non più di due giorni di fila. Limiti che non valgono in caso delle raccolte firme per «istutruti di partecipazione», come le mozioni da presentare in politica. Oggi, alle 9, si riparte. Fino al voto, previsto per il primo pomeriggio.
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino