Regioni al lavoro per colpire i bracconieri

Regioni al lavoro per colpire i bracconieri
PESCAVENEZIA Un regolamento unico per tutto il corso del Po allo scopo di contrastare il bracconaggio ittico. È l'obiettivo cui sta lavorando l'assessore alla Pesca Cristiano...

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PESCA
VENEZIA Un regolamento unico per tutto il corso del Po allo scopo di contrastare il bracconaggio ittico. È l'obiettivo cui sta lavorando l'assessore alla Pesca Cristiano Corazzari per arrivare a un piano interregionale di contrasto al bracconaggio che sarà coordinato dalla prefettura di Milano sulla base del modello sperimentale a Mantova, che prevede il coinvolgimento delle forze di Polizia nazionali e locali.

«Il Po e il Polesine sono una risorsa importante da valorizzare e da difendere dal saccheggio dei bracconieri, è un territorio che va vissuto nel pieno rispetto della natura e della legge», ha detto Corazzari nell'intervento alla Consulta interregionale per la gestione sostenibile e unitaria della pesca e della tutela del patrimonio ittico del o. L'incontro in videoconferenza voluto dall'Autorità di bacino ha visto confrontarsi con il Veneto i rappresentanti di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e delle prefetture di Milano e Venezia. Un percorso intrapreso nel 2015 con l'intenzione di avviare una disciplina unitaria della pesca lungo l'asta del fiume dalla sorgente alla diramazione del Po di Goro. Fine ultimo è superare le frammentate normative regionali per giungere a una direttiva unitaria capace di perseguire obiettivi di tutela e sviluppo socioeconomico, nonché di aumentare l'efficacia delle attività volte al contrasto del bracconaggio. Un primo protocollo di intesa tra le quattro Regioni e l'Autorità di bacino era stato siglato nel 2016, da qui era nata la Consulta, mentre due anni fa era stato firmato un nuovo protocollo d'intesa sul contrasto alla pesca illegale. Adesso l'impegno comune è di arrivare a una direttiva unitaria.
«È importante giungere a un maggior coinvolgimento e coordinamento delle forze dell'ordine per le azioni di monitoraggio delle attività illecite sul Po», ha chiuso Corazzari.
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Il Gazzettino