Regione Sicilia: contributi a pioggia ma tagliati i fondi alla fondazione Falcone

Regione Sicilia: contributi a pioggia ma tagliati i fondi alla fondazione Falcone
ROMA - Una notte drammatica quella trascorsa dai consiglieri regionali siciliani fra il 31 luglio e il primo agosto. Una notte trascorsa, fino all'alba, a strapparsi di mano gli...

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ROMA - Una notte drammatica quella trascorsa dai consiglieri regionali siciliani fra il 31 luglio e il primo agosto. Una notte trascorsa, fino all'alba, a strapparsi di mano gli ultimi brandelli della nuova Finanziaria presentata dalla Giunta Crocetta. Una mini legge mancia che ha scatenato - Palazzo Madama docet - una zuffa-continua (con tanto di insulti ad un consigliere disabile) sulla spartizione di un bottino piccolo piccolo ma, forse proprio per questo, appetitissimo. Già, perché i finanziamenti a pioggia sono stati stritolati da una cura dimagrante feroce che li ha prosciugati da quota 30 milioni a 10 milioni circa. E intorno a questo miserrimo caposaldo di clientelismo (quasi 500 mila euro alle bande di paese) e di buone intenzioni («Come facciamo a non aiutare chi aiuta i poveri»), di provincialismo («Dobbiamo distribuire le risorse sul territorio») e di buon senso contadino («O a tutti o a nessuno», si è sentito urlare a Palermo) la politica siciliana ha incrociato le lame una notte intera.

Risultato? Un lunghissimo elenco di finanziamenti a decine di teatri privati (che riceveranno 855 mila euro), più o meno improbabili centri sportivi, attività culturali notissime assieme ad altre ignote ma ben appoggiate, Università e centri geofisici. Tante voci ”sospette” ma anche decisioni forti: niente soldi - almeno per ora - a nessuna associazione comprese alcune Fondazioni antimafia come quella intitolata al giudice Falcone. «Io avrei voluto finanziare solo 8 associazioni - ha detto in sintesi il presidente Crocetta - Ma la commissione dell'Assemblea ha allargato l'elenco a più di 100». Di qui la decisione di bloccare tutti i finanziamenti alle associazioni ma di lanciare un bando a ottobre destinato ad elargire soldi pubblici solo a quelle che presenteranno i progetti migliori. Nella Finanziaria c'è anche un'altra misura - proposta dai grillini - che susciterà polemiche e il probabile respingimento del commissario di governo: un'ulteriore tassa, che parte dal 5% oltre quota 50.000 euro lordi, sulle pensioni dei dipendenti della Regione Sicilia che nel 2013 hanno versato 40 milioni di contributi ma hanno preso 630 milioni di assegni previdenziali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino