Referendum veneto, all'incontro per il sì Zaia manda Ciambetti

Referendum veneto, all'incontro per il sì Zaia manda Ciambetti
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POLITICA
ROVIGO Chi si attendeva ieri pomeriggio la presenza del governatore del Veneto, Luca Zaia è dovuto tornare a casa molto deluso. Infatti impegni dell'ultimo minuto hanno impedito la sua visita a Rovigo, in occasione della promozione del referendum sull'autonomia veneta, da lui stesso voluto.

ATTIMI DI PAURA
Poco prima che iniziasse la riunione, nell'insolita location del Caffè Borsa, ci sono stati attimi di panico al di fuori del locale. Infatti un uomo che stava passando per piazza Garibaldi è inciampato sul porfido, finendo con lo sbattere violentemente la testa a terra. Sul posto sono intervenute l'auto medica e l'autoambulanza, che hanno portato via il malcapitato, dopo i controlli di rito. Passata la paura è potuta iniziare la riunione, condotta, davanti a tutti i vertici provinciali di Lega Nord e Liga Veneta, dal segretario provinciale Stefano Falconi.
ARRIVA CIAMBETTI
«Non abbiamo Zaia, però siamo ugualmente riusciti a sostituirlo degnamente, con il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti» ha esordito Falconi. Spazio quindi all'assessore regionale, Cristiano Corazzari, il quale ha ribadito nuovamente i concetti già espressi in occasione della serata della scorsa settimana nella sala della Gran Guardia. «È importante votare per il Sì, soprattutto in ottica di sviluppo territoriale futuro del nostro Polesine».
GAFFE DEL SINDACO
Quindi la parola è passata al sindaco Massimo Bergamin, che ha fatto una piccola gaffe sbagliando il numero delle edizioni dell'Ottobre Rodigino: anziché 535, ha citato il numero 534. «Non è il referendum dei leghisti, ma di tutto il popolo veneto. Per questo il nostro appello è quello di votare per il Sì. Il futuro del Veneto è nelle nostre mani». Bergamin invita tutti gli elettori ad andare a votare, anche se domenica sarà giorno di fiera a Rovigo. «Io sarò come sempre puntuale al seggio numero uno, posizionato nella sala della Gran Guardia. Voglio che i soldi che finiscono a Roma in tasse, ci ritornino indietro. Ma sia chiaro che questo è un nostro diritto, non è un favore che ci verrà fatto».
AZZALIN IL NEMICO
Infine Ciambetti, che ha ricordato le battaglie fatte con l'amico Corazzari, affinché potesse essere fatto il referendum. «Questo nonostante il consigliere regionale, tra l'altro polesano, Graziano Azzalin, che ci ha contrastato fino all'ultimo, facendo anche vari ricorsi in tribunale. Ma alla fine siamo riusciti a spuntarla noi».
LE INSORGENZE VENETE
In serata è stata poi la volta, nella vicina Gran Guardia, del primo dei due incontri dedicati alla storia veneta. Le insorgenze venete e lo spirito ribelle polesano questo il titolo dell'iniziativa, con relatori Ettore Beggiato e Giuseppe Battaglia. L'appuntamento è stato organizzato da Raixe Venete, con il patrocinio del Comune di Rovigo.

Marco Scarazzatti
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Il Gazzettino