FAVAROLa pioggia, secondo le previsioni, avrebbe dovuto arrivare ben oltre la mezzanotte, invece ha cominciato sfortunatamente a cadere attorno alle 21, proprio nel momento in cui...
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La pioggia, secondo le previsioni, avrebbe dovuto arrivare ben oltre la mezzanotte, invece ha cominciato sfortunatamente a cadere attorno alle 21, proprio nel momento in cui la gente cominciava a prendere posto per la cena. E così la festa del Redentore a Favaro è andata, per gran parte, a farsi benedire, vanificando il gran lavoro fatto nei giorni precedenti dalle tante persone che s'erano impegnate per offrire una bella serata all'insegna del divertimento.
La quarta edizione del Redentore favarese, organizzata dall'associazione Vivi Favaro in collaborazione con Comune e Vela al campo da rugby di via Monte Cervino, si è svolta praticamente a singhiozzo, con la gente costretta più volte a lasciare l'area della festa per correre al riparo sotto le gradinate dello stadio e tettoie di fortuna. Lo spettacolo pirotecnico, alle 23.30, si è svolto regolarmente ricevendo, tra l'altro, l'apprezzamento di quanti avevano resistito in attesa dell'evento, ma è però saltato il previsto concerto degli Ascolta (tribute band dei Pooh), poiché la situazione meteorologica avrebbe potuto danneggiare la strumentazione del gruppo. «Peccato, un vero peccato sbotta Piero Trabuio, delegato della Municipalità alle attività produttive -. Il meteo, sulla cui evoluzione siamo stati tutto il pomeriggio a consultare gli smartphone, ci ha giocato un brutto scherzo mandando all'aria il gran lavoro fatto dagli organizzatori e dai volontari della parrocchia. Ci dispiace per quanti hanno in questi giorni lavorato sodo e soprattutto per tutte le attività di ristorazione del quartiere che si erano prodigate nella preparazione delle pietanze». «Purtroppo è andata così aggiunge il presidente Marco Bellato -. Va comunque detto che, nonostante la pioggia, la partecipazione è stata buona, che la gente ha apprezzato i fuochi d'artificio e soprattutto ha gradito l'anguria offerta a conclusione della serata».
Mauro De Lazzari
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Il Gazzettino