REATI FISCALI PORDENONE Tre imprenditori toscani ieri sono stati rinviati a giudizio

REATI FISCALI PORDENONE Tre imprenditori toscani ieri sono stati rinviati a giudizio
REATI FISCALIPORDENONE Tre imprenditori toscani ieri sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Pordenone per emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il...

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REATI FISCALI
PORDENONE Tre imprenditori toscani ieri sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Pordenone per emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il beneficiario, secondo la ricostruzione della Procura, sarebbe stata la Onda Communication Spa di Roveredo in Piano, la società fondata dal presidente provinciale di Unindustria Michelangelo Agrusti (uscito indenne assieme ai suoi manager e collaboratori dal processo celebratosi a Pordenone per presunta frode fiscale). Ieri mattina il giudice per udienze preliminari Monica Biasutti, su richiesta del pubblico ministero Monica Carraturo, ha rinviato a giudizio Cristiano Pacini, 46 anni, di Monsummano Terme (Pistoia), Giuseppe Pacini (72) di Pistoia e Riccardo Favali (64) di Lugano.

I loro nomi sono emersi nell'ambito dell'inchiesta pordenonese condotta dal Nucleo di polizia tributaria su Onda Communication. Secondo l'accusa, tra aprile 2010 e marzo 2011, Cristiano Pacini in qualità di amministratore unico della Elemet Srl di Pistoia (tra il 2009 e il 2010), Giuseppe Pacini e Favali come gestori di fatto della stessa società, avrebbero emesso fatture relative a operazioni commerciali inesistenti per 5,6 milioni (Iva pari a 1,1 milioni) nel 2010. L'anno successivo le fatture emesse sarebbero stati pari a 1,3 milioni (267mila euro di Iva). In questo modo avrebbero consentito a Onda Communication di evadere Iva per un ammontare di 1,4 milioni, somma indebitamente detratta in quanto addebitata con compravendite fasulle realizzate attraverso l'utilizzo di società cartiere nazionali ed estero. Favali, oltre che gestore della Elemet, era amministratore di diritto della svizzera Bienpi Trading Sa e della inglese Grifone Ltd. Il processo comincerà il prossimo marzo.
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Il Gazzettino