Razzismo L'odio non paga La massiccia partecipazione di rappresentanti

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Razzismo
L'odio
non paga
La massiccia partecipazione di rappresentanti delle istituzioni regionali comunali e provinciali alla manifestazione pro-Segre dimostra l'errore del centrodestra di alcuni giorni fa quando si sono astenuti nella mozione che condannava ogni forma di razzismo, in particolare contro manifestazioni antisemite con particolare accanimento nei riguardi di simboli ebrei (danneggiamenti di tombe cimiteriali, targhe ed altro). I tre partiti Lega, FDI e Forza Italia hanno cercato in qualche maniera di giustificare la loro posizione ma non ci sono giustificazioni che tengano. Quando succedono fatti disgustosi sul piano etico, si condanna punto e basta: questo vale per ogni forma di discriminazione razziale da qualunque parte provenga. La presenza di sindaci da tutta Italia e soprattutto di colore politico diverso la dice lunga sul significato e valore della manifestazione quindi la posizione dei leaders del centrodestra assomiglia ad una arrampicata sugli specchi.

Giuliano R.
Tasse
L'evasione può
essere necessaria
Recentemente si sente molto parlare della piaga dell'evasione fiscale che affligge il nostro Paese, praticamente da sempre, con numeri attuali molto preoccupanti. Il Presidente Mattarella ha definito la questione, un'indecenza, come si fa a dargli torto. Per arginare il problema, alcuni referenti politici, suggeriscono la riduzione delle tasse come unica ricetta miracolosa. Temo purtroppo che per quanto auspicata e positiva, sempreche' di possibile attuazione, non cambierebbe di molto i numeri. Nel periodo tra il 1970 e il 1980, durante le mie prime esperienze lavorative nel settore turistico balneare ne ho visto di tutti i colori, evadere era semplicemente la norma. Il carico fiscale di allora non era minimamente paragonabile a quello attuale e non credo riguardasse solo il comparto turistico. Tutti conoscono oramai, quali sono le Regioni trainanti nella produzione del PIL. Trovo abbastanza ovvio che l'evasione prevalga con percentuali maggiori al nord, ma è anche vero che gran parte di questo denaro ritorna nel circuito economico. Una decisa ed efficace lotta all'evasione potrebbe addirittura confermarsi controproducente per l'economia del Paese. Quante di queste Regioni virtuose sarebbero ancora disposte a mantenere questi livelli di produttività? Non sono un esperto, ma credo che il problema sia principalmente culturale e passi inevitabilmente per un vero e serio piano di sviluppo per il territorio del sud. Per il momento e chissà per quanto tempo ancora, il maggior contributo fiscale è sulle spalle dei soliti noti.
Luigi Scarpi
Bella ciao
Non è solo
dei partigiani

La canzone Bella ciao, inno delle sinistre e recentemente delle sardine, in realtà come molti sanno non ha nulla a che fare con i partigiani, se non di essere stata cantata anche da loro per la sua facile orecchiabilitá. Come dice Claudio Pavone, storico e accademico italiano, Bella ciao, invece, abbraccerebbe tutte le facce della Resistenza, Guerra patriottica di liberazione dall'esercito tedesco invasore; guerra civile contro la dittatura fascista; guerra di classe per l'emancipazione sociale. Inviterei allora a cantarla tutte le forze politiche dell'arco costituzionale, come simbolo di lotta sociale universale. La smetteremmo così di connotarla infelicemente come un inno di una parte contro qualcuno, contro qualcosa, trasformandola in un canto in favore della libertà di chiunque e togliendone la proprietà a chi, per meri motivi politici, ne ha usurpato il significato.
Claudio Scandola
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Il Gazzettino