Furti e rapine continuano a farla da padroni ma anche i reati in materia tributaria e contro la pubblica amministrazione si segnalano in costante aumento. Calano per contro i...
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Nonostante il calo complessivo (709 fascicoli aperti, contro i 902 del 2013) gli illeciti nella pubblica amministrazione segnalano una pericolosa inversione di tendenza: le corruzioni sono passate da 0 a 16, le concussioni da 2 a 8, mentre i casi di peculato sono più che raddoppiati (dai 30 del 2013 si è passati ai 79 dell'ultimo anno). Diretta conseguenza di un'interminabile crisi economica sono invece i procedimenti per reati tributari: nell'ultimo biennio sono cresciuti del 50%, attestandosi a quota 965 nel 2014. Resta altissimo il numero dei fallimenti: cinque sentenze in più rispetto al record del 2013, che si era chiuso con 306 cessazioni di attività. Numeri che avrebbero potuto assumere dimensioni intollerabili se non se fosse gradualmente aumentato il ricorso alle procedure concorsuali, gradite allo stuolo di creditori. Nell'arco degli ultimi dodici mesi ne sono state avviate 90, con un incremento percentuale del 166%. A completare un quadro economico in piena recessione figurano i decreti ingiuntivi (6.141 nell'ultimo anno, a fronte dei 5.723 del periodo precedente) e gli sfratti eseguiti dagli ufficiali giudiziari (426 complessivi, contro i 338 dei dodici mesi precedenti).
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Il Gazzettino