Rapina nella sala slot, al vaglio le riprese fatte dalle telecamere

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CAVALLINO-TREPORTI Proseguono serrate e con il massimo riserbo le indagini dei carabinieri della compagnia di San Donà e della...

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Proseguono serrate e con il massimo riserbo le indagini dei carabinieri della compagnia di San Donà e della stazione di Ca' Savio per indentificare l'uomo che sabato notte ha messo a segno una rapina al centro scommesse Ewingo, in piazzetta Della Libertà. Il rapinatore, a quanto pare un italiano di circa 30 anni, ha agito quando mancavano pochi minuti alla 2, vale a dire poco prima della chiusura della sala slot. Con una scusa si è avvicinato alla commessa che in quel momento era in servizio nel locale, una trentenne di origini romene. Alla donna ha riferito che i servizi igienici non erano utilizzabili per colpa di una perdita d'acqua. In questo modo ha attirato la sua attenzione, riuscendo a chiuderla nella stanza dell'antibagno, impadronendosi successivamente dell'incasso della serata, circa 1.500 euro, facendo poi perdere le tracce scappando a tutta velocità a bordo di un'Alfa Romeo Mito. A dare l'allarme è stata la stessa commessa che è riuscita a liberarsi in pochi minuti ma anche a fornire una descrizione dell'uomo che ha agito senza armi e soprattutto a volto scoperto. Quindi in modo riconoscibile. Per questo gli uomini dell'Arma hanno già visionato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del locale raccogliendo diversi elementi utili per la sua identificazione. In questo senso i carabinieri sarebbero già riusciti a stringere il cerchio e nelle prossime ore non sono escluse delle ulteriori novità. Anche perché non sarebbe nemmeno la prima volta che lo stesso uomo si presenta nel locale. Già domenica, la sala slot ha aperto regolarmente i battenti, mentre la commessa ha riportato solo uno spavento. «Per fortuna nessuno si è fatto male hanno commentato dal locale confidiamo nel lavoro delle forze dell'ordine».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino