Il divorzio sembra scritto: il futuro del Pd passa ora dal congresso, così come deciso ieri dall'assemblea nazionale. Dei quattro delegati polesani, solo due hanno partecipato al...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per Serena Fogagnoli è significativo che «il presidente dell'assemblea Matteo Orfini abbia invitato più volte ad evitare il tifo da stadio. Perché il clima - sottolinea nonostante l'apprezzato richiamo al rispetto da parte di Renzi, era proprio quello. Con i fischi a Guglielmo Epifani e anche qualche insulto, quando ha elencato quelli che secondo lui sono stati gli sbagli del segretario. Fra gli interventi mi sono piaciuti soprattutto quello di Fassino e di Cuperlo». Ora l'assemblea è sciolta e si apre la fase congressuale. Su Facebook, ieri, numerosi i commenti. Un inconsueto dialogo, sulla bacheca del sindaco di Polesella Leonardo Raito: «La pantomima del colpa tua colpa mia, sbaglio io sbagli tu, ma tu di più, eccetera. La verità è che la scissione è già scritta. Se non sarà oggi sarà domani. Ma spaccatura sarà». Fra i commenti spunta Antonio Monesi, ex candidato al Senato con Fare per fermare il declino di Oscar Giannino. «Concordo con Piscopo scrive - Fuori i comunisti dal Pd, asse nuovo Pd non comunista con Forza Italia, partito di centro che raccoglie 40% degli italiani e via gli estremisti e i populisti. Fate la scissione subito!».
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino