Un canone più basso (compreso tra 58 e 80 euro rispetto agli attuali 113,5 ) ma esteso anche alle seconde case sfitte, oggi escluse dal versamento. E' questa l'ipotesi sulla...
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E' evidente che l'intera struttura della riforma è ispirata da una logica di deterrenza per spingere chi non paga a mettersi in regola. Ma la strategia suscita molti interrogativi. Ad esempio: se chi è intestatario di una utenza elettrica pagherà regolarmente la bolletta ignorando il contestuale canone Rai come dovrà comportarsi il gestore? Avrà il potere di staccare la luce in attesa degli accertamenti? All'idea, le aziende rabbrividiscono. E ancora: dal momento che sul mercato libero dell'elettricità si può migrare alla svelta da un gestore all'altro, come si farà a gestire la situazione? Dubbi che, oltre alle pesanti critiche del fronte politico (Ncd, Lega, Sc e Forza Italia su tutti ) hanno alimentato l'opposizione dell'Autorità per l'Energia: «È una modalità impropria di riscossione ed è di difficile applicazione, si rischia di creare ulteriore difficoltà nella comprensione della bolletta» ha avvertito il presidente Guido Bortoni. Mentre il presidente di Assoelettrica Chicco Testa ha parlato di «abominio», spiegando che «gli oneri di gestione sarebbero enormi».
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Il Gazzettino