Ragusa, appalto Euro&Promos nel mirino della Finanza

Ragusa, appalto Euro&Promos nel mirino della Finanza
Corruzione, falso e interruzione di pubblico servizio per il completamento dell'ospedale di Ragusa, frode nelle pubbliche forniture ai danni dell'Asp per oltre 3,5 milioni...

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Corruzione, falso e interruzione di pubblico servizio per il completamento dell'ospedale di Ragusa, frode nelle pubbliche forniture ai danni dell'Asp per oltre 3,5 milioni nell'ambito dell'appalto pulizie, segnalazione alla Corte dei Conti per danno erariale di circa 4,5 milioni. È quanto emerge dall'operazione Ethos della Guardia di Finanza di Ragusa che si è conclusa con la notifica dell'avviso di conclusione indagini nei confronti di 26 persone tra dirigenti, tecnici, collaudatori e rappresentanti di imprese. L'indagine, durata oltre un anno, è partita da una segnalazione che evidenziava anomalie sulla gestione del servizio di pulizie eseguito a favore degli ospedali e degli uffici dell'Asp della provincia. L'appalto, del valore di 32 milioni, è stato assegnato alla Euro&Promos di Udine, costituendo il primo caso di questo tipo affidato nella provincia siciliana a favore di un unico soggetto economico. Attraverso la ricostruzione quali-quantitativa del servizio prestato e dagli altri accertamenti eseguiti, è stato possibile verificare che l'azienda appaltatrice forniva una prestazione sensibilmente diversa rispetto a quanto previsto dal capitolato, sia per numero di dipendenti impiegati che per monte ore effettuate, inferiori di oltre il 20% rispetto al previsto. Anche la quantità e qualità dei macchinari forniti era difforme da quella indicata, laddove veniva accertato un minor numero di tali dotazioni, per una percentuale pari all'80%. Nella ricostruzione della vicenda, l'autorità giudiziaria ha ravvisato anche ipotesi di corruzione, legata all'assunzione nella ditta di pulizie di due soggetti parenti o vicini alla vecchia dirigenza dell'Asp. L'assessore regionale Sergio Emidio Bini, che all'epoca era presidente di Euro&Promos, ha fatto sapere tramite il proprio legale, Luca Ponti, di essere estraneo ai fatti (non è infatti destinatario di alcun provvedimento) e di «confidare di poter chiarire la posizione di Euro&Promos».

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Il Gazzettino