Ciao amore mio... la lettera della mamma per i 20 anni del figlio scomparso

La lettera della mamma per i 20 anni del figlio scomparso
MONTEBELLUNA (TREVISO) - Ciao amore mio. Comincia così la lettera che Nelda Sulaj, mamma di Mateo Hoxha, studente del Levi morto di tumore 4 anni fa, il 13 dicembre...

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MONTEBELLUNA (TREVISO) - Ciao amore mio. Comincia così la lettera che Nelda Sulaj, mamma di Mateo Hoxha, studente del Levi morto di tumore 4 anni fa, il 13 dicembre 2017, quando di anni ne aveva solo 16, ha scritto ieri al figlio. Un lungo messaggio d'amore pubblicato sul web, per festeggiare i 20 anni del ragazzo. Una lettera struggente, di una mamma che, pur avendo avuto nel frattempo un altro bimbo, continua a cercare Mateo in ogni segno.


LA LETTERA
«Ti cerco nel vento che mi accarezza i capelli -gli dice-Ti cerco in ogni stella che brilla di notte. Ti cerco in camera tua...in tutti gli oggetti che hai lasciato, ma soprattutto nei tuo vestiti che conservo gelosamente, sperando che ci sia ancora il tuo profumo in ognuno di essi. Ho cominciato a cercarti disperatamente anche in qualsiasi persona che ti assomiglia un po', magari dalla camminata oppure il taglio dei capelli..ma anche lo stesso modo di vestirsi...io li osservo, chiudo gli occhi e immagino te». Ma Mateo non vive solo nel ricordo. È presente anche in gesti concreti. Ieri, per festeggiarne il compleanno, l'associazione Il Leone Mateo ha voluto ricordarlo facendo una donazione alla scuola in ospedale operante presso la pediatra di Montebelluna. «In questo momento di pandemia -dice l'associazione- non sempre tutti i bambini e i ragazzi possono accedere all'aula adibita a scuola, inoltre tutto il materiale con il quale i ragazzi lavorano deve essere igienizzato dopo ogni uso, pertanto si è pensato di regalare qualcosa che rimanga».


L'ASTUCCIO DEI DESIDERI


«Abbiamo realizzato 50 sacchetti per i bambini più piccoli con dei giochini e un libretto. Invece per i bambini un po' più grandi abbiamo realizzato 50 astucci con l'occorrente per scrivere e disegnare. Ci piace chiamarlo L'astuccio dei desideri perché dentro c'è tutto il necessario per realizzare un disegno, si sa che i bambini tramite i disegni esprimo molte volte anche i loro desideri. L'augurio è che questo desiderio si avveri. Ve lo augura un ragazzo speciale». E Nelda chiude: «Voglio ringraziare chi ci ha sostenuti in questa iniziativa e mi piace ricordare la frase di Maria Teresa Di Calcutta Quello che noi facciamo è una goccia in un oceano grande, ma senza di essa l'oceano avrebbe una goccia in meno».

(l.bon.)

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Il Gazzettino