TRIESTE - (e.b.) Azioni di rivalsa a seguito della vicenda Volkswagen e del cosiddetto "dieselgate", accertato a fine settembre su una vasta serie di vetture, stanno partendo...
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Per avviare l'azione giudiziaria penale coordinata dal network internazionale di avvocati Eurojuris c'è tempo ancora due settimane, i termini scadono infatti il 20 dicembre. Le azioni legali contro il gruppo Volkswagen di Wolfsburg sono partite dalla Francia, ma hanno trovato anche Italia terreno fertile.
«Questa iniziativa - spiega l'avvocato Franco Ferletic dello studio Ddf, riferimento Eurojuris a Trieste, Udine e Gorizia per l'azione giudiziaria contro Volkswagen - viene considerata più efficace e più celere rispetto all'azione civile». «Si propone - prosegue - di far conseguire il risarcimento del danno subito non solo dal singolo consumatore, ma anche dalle aziende che, tenendo una condotta eticamente e contrattualmente corretta, certamente si ritroveranno, al momento della rivendita del proprio mezzo acquistato, un diverso minor valore del bene stesso».
«Tecnicamente, il caso di specie si configura come "inadempimento-truffa contrattuale da parte di Volkswagen, ai danni degli ignari acquirenti», sostiene Eurojuris in una nota. I termini utili per l'azione, si legge ancora, giungeranno a decorrenza in data 20 dicembre: restano quindi meno di 20 giorni per avviare l'iniziativa giudiziaria. Nelle sedi di Trieste, Udine e Gorizia l'azione Eurojuris è coordinata attraverso lo studio legale Ddg con gli avvocati Diego, Deboni e Ferletic: «Ddf è a disposizione dei clienti Volkswagen che intendono avere informazioni utili in vista dell'attivazione del procedimento». «Il posizionamento a tutela del mercato è - si legge nella nota -, fra i principi ispiratori di Eurojuris, l'associazione nazionale aderente al Gruppo europeo di interesse economico al quale afferiscono 720 Studi legali (tra cui Ddf in Friuli Venezia Giulia) e oltre 4mila avvocati o esperti giuridici, attivi nell'Unione Europea e in vari Paesi esterni alla Comunità, ammessi a far parte della rete in base a criteri di qualità, opportunamente monitorati».
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Il Gazzettino