ERTO E CASSO«Un regalo per il Natale e per fine anno all'estremo Nord». Così lo scrittore Mauro Corona ha definito l'incontro che si è tenuto ieri tra il questore Marco...
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«Un regalo per il Natale e per fine anno all'estremo Nord». Così lo scrittore Mauro Corona ha definito l'incontro che si è tenuto ieri tra il questore Marco Odorisio e i bimbi delle scuole di Erto a Casso, nell'ambito delle iniziative della Polizia «educare i giovani alla legalità». Corona, presente tra i suoi piccoli compaesani, citato Thomas S. Elliott: «In queste terre desolate è arrivata una luce bella, azzurra. Ringrazio il questore e la polizia per questa visita ai pochi bambini. Non è un gesto di routine o di prammatica ma è un gesto del cuore. E come scrisse Raymond Carver, chiama se hai bisogno».
Odoriso, arrivato ad Erto e Casso con le pattuglie della Squadra Volante e la Jeep della Polastrada, ha incontrato i bimbi della scuola primaria Cesare Battisti e della scuola per l'infanzia. Ad attenderlo, oltre allo scrittore ertano, c'erano il sindaco Antonio Carrara e la dirigente scolastica Carla Fabbro. Il questore ha incontrato i piccoli, ai quali ha donato zaini ed i cappellini della Polizia di Stato, oltre all'agenda scolastica Il mio diario 2021/2022, realizzati in collaborazione con il ministero dell'Istruzione e con il sostegno del ministero dell'Economia, oltre all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Per la piccola comunità di montagna la visita ha rappresentato un segnale importante. «Le città sono diventate allevamenti intensivi. In montagna invece mancano alcune cose, ma ce ne sono tante altre - ha detto il sindaco - Puntiamo sul Pnrr e su altre iniziative per valorizzarla, per spingere le persone a vivere in montagna». Il questore e Corona, proprio sul problema del calo demografico, hanno parlato di una «scuola di frontiera» e del significato della presenza delle istituzioni.
Ringraziando il sindaco e Corona, Odorisio ha sottolineato «l'importanza di coinvolgere i ragazzi e i giovani nei progetti di educazione alla legalità, rendendoli consapevoli del rispetto delle regole e dei valori fondanti, che sono alla base di una pacifica, serena e proficua convivenza, per il perseguimento del bene comune».
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Il Gazzettino