L'AZIENDABELLUNO Un marchio che si sovrappone, con affetto, a quello di Belluno: caffè Bristot. In realtà la Torrefazione - che ha sede in via Vittorio Veneto - è di proprietà...
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BELLUNO Un marchio che si sovrappone, con affetto, a quello di Belluno: caffè Bristot. In realtà la Torrefazione - che ha sede in via Vittorio Veneto - è di proprietà austriaca: il portafoglio dell'azienda, dal 2001, è del gruppo alimentare Wedl&Hofmann GmbH. Era rimasto il negozio di via Psaro: scegli la miscela che vuoi, il peso che vuoi. E ti arriva un sorriso di chi sta dietro il bancone, insieme al profumo intenso di tostato. Ad inventarsi quella che oggi chiameremo start up fu Domenico Bristot. Aveva perso il padre a 9 anni e, con la nonna, se n'era andato in Germania e, poi, a Vienna, iniziando a lavorare nel campo dell'edilizia. Con lo scoppio della prima guerra mondiale tornò a Belluno. E in via Psaro, a ridosso di piazza dei Martiri, diede vita ad un'intuizione: aprire una torrefazione per un caffè dall'aroma fruttato, gradevole, intenso, ma che non sapesse da tostato. Proprio come quello che aveva gustato da ragazzo. Un aroma alla viennese, insomma. Torrefazione e degustazione con l'eco della Belle Epoque da poco passata, con le sofferenze di una guerra da dimenticare. I chicchi arrivavano nel porto di Trieste da Paesi esotici, e diventavano miscela. Fu un successo, portato avanti, con incarichi differenti, dai figli Ugo, Mario e Aldo. Fino al 1989 quando ci fu la svolta, e marchio e stabilimento della Veneggia vennero venduti, prendendo il brand Procaffè. (DDD)
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Il Gazzettino