TRIESTE - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato ieri a Roma il prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento Libertà civili e Immigrazione...
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Serracchiani ha dunque chiesto che siano sottoscritte al più presto le convenzioni con i Comuni per i minori non accompagnati e che sia accelerato il reperimento di ulteriori spazi da destinare all'accoglienza, preferibilmente utilizzando strutture dismesse.
«Vi sono delle criticità e delle difficoltà di carattere prettamente burocratico - ha indicato - ma non siamo in uno stato di emergenza». Riferendo della situazione del campo di Gorizia in cui è ospitato un gruppo di profughi afghani, Serracchiani ha espresso gratitudine per l'intervento del presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta e della Protezione civile regionale, ed ha sottolineato che «si tratta di una soluzione assolutamente temporanea, in quanto destinata a far fronte a un'urgenza».
Ha ribadito inoltre l'assoluta contrarietà della Regione a qualunque ipotesi di riapertura del Cie di Gradisca. Il prefetto Morcone ha assicurato l'attenzione del ministero dell'Interno che sta già attuando un monitoraggio continuo e, in particolare, si è impegnato a sollecitare il ministero della Difesa per la concessione delle caserme dismesse. Il numero complessivo degli arrivati a seguito dell'operazione Mare Nostrum è di 1.188, di cui 867 partiti spontaneamente, cosicché quelli rimasti e attualmente presenti sono 289. Altri 681 sono giunti autonomamente (cioè al di fuori di Mare Nostrum) e sono attualmente presenti in regione. Il totale dei profughi presenti sul territorio regionale a ieri assommava a 970. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino