QUARTO D'ALTINO A Quarto d'Altino si prova a inaugurare una nuova tradizione:

QUARTO D'ALTINO A Quarto d'Altino si prova a inaugurare una nuova tradizione:
QUARTO D'ALTINOA Quarto d'Altino si prova a inaugurare una nuova tradizione: una celebrazione parallela del 25 Aprile, senza l'amministrazione comunale, per poter cantare durante...

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QUARTO D'ALTINO
A Quarto d'Altino si prova a inaugurare una nuova tradizione: una celebrazione parallela del 25 Aprile, senza l'amministrazione comunale, per poter cantare durante l'evento la canzone di sempre, Bella ciao, senza mettere nessuno in imbarazzo. Lo propone la federazione di Venezia e Treviso del Pci, che lancia l'appello all'Anpi, a tutte le forze antifasciste e ai cittadini. «Quella del Comune di Quarto, che vuole escludere il canto Bella ciao dalla manifestazione è una decisione assurda e antidemocratica, che colpisce i sentimenti antifascisti che dovrebbero animare le celebrazioni del 25 Aprile - scrive Roberto Marangio, responsabile organizzazione della federazione -. Invitiamo tutti a disobbedire a questa prevaricazione dei nostri diritti civili e a indire, insieme a noi, una contromanifestazione per poter celebrare i valori della Resistenza cantando con forza la canzone».

Il sindaco Claudio Grosso specifica di non aver bocciato niente e che chiunque sarà libero di cantare, ma al termine della celebrazione. La questione è iniziata lo scorso anno quando, durante la manifestazione, gli alunni delle scuole medie avevano intonato Bella ciao cogliendo di sorpresa gli amministratori del centrodestra, i sindaci Grosso di Quarto e Matteo Romanello di Marcon. Da lì l'esplosione della polemica, con Romanello che, nei mesi successivi, con una lettera ha messo fine alla tradizione della celebrazione condivisa. Il Comune di Marcon celebrerà quindi da solo, e inevitabilmente a Quarto si farà altrettanto. «Nella scaletta che ci è stata trasmessa e abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni - commenta il sindaco Claudio Grosso -, non è prevista la canzone Bella ciao né la presenza di un coro, ma di un cd con gli squilli di tromba. Noi la riproponiamo nelle stesse condizioni: se qualcuno fuori scaletta la vuole cantare, ma al termine della cerimonia, non lo vieto». Il sindaco ascolterà o se ne andrà? «A Meolo, il primo anno, l'hanno cantata e sono rimasto. Quest'anno però il 25 Aprile c'è Mattarella a Vittorio Veneto: potrei quindi non essere presente».

M.Fus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino