QUARTIERI PADOVA Milleseicento firme in tre settimane, arrivate dal basso, senza

QUARTIERI PADOVA Milleseicento firme in tre settimane, arrivate dal basso, senza
QUARTIERIPADOVA Milleseicento firme in tre settimane, arrivate dal basso, senza colori o bandiere politiche. Dentro ci sono residenti, commercianti e professionisti, tutti...

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QUARTIERI
PADOVA Milleseicento firme in tre settimane, arrivate dal basso, senza colori o bandiere politiche. Dentro ci sono residenti, commercianti e professionisti, tutti convinti che così non si possa andare avanti, che all'Arcella, la prima Arcella, quella subito ai piedi del cavalcavia Borgomagno e della zona Santissima Trinità e San Bellino, la situazione sia invivibile.

Così, con il plico delle firme sottobraccio, ieri mattina una delegazione di residenti ha salito le scale di Palazzo Moroni fino all'ufficio del sindaco Sergio Giordani. È a lui che Salvatore Borrelli e Giuseppe Ceschi, rappresentanti dei cittadini e anime ispiratrici del documento, hanno messo in mano il documento con cui chiedono più sicurezza, più telecamere, più agenti nelle strade dell'Arcella.
Il grido d'allarme non è caduto nel vuoto: Giordani ha garantito che tra le prossime mosse per aumentare il controllo del territorio, ci saranno un aumento della video sorveglianza della zona, più illuminazione, una maggiore cura alle strade e ai marciapiedi e un aumento della presenza di poliziotti, anche in borghese. La riqualificazione chiesta dai 1600 cittadini (che al momento non hanno ancora dato vita ad un comitato vero e proprio) passa però, ha sostenuto il primo cittadino, anche per le mani dei commercianti, incentivati da Giordani ad aprire nuovi negozi in quella parte di città.
I residenti chiedono che venga messo un freno al degrado in cui è stata lasciata l'Arcella negli ultimi anni. Tra le criticità sollevate durante un incontro tra cittadini a fine ottobre, e da ieri sulla scrivania dell'ex presidente del Calcio Padova, soprattutto lo spaccio di droga che in via Annibale da Bassano e nelle sue laterali va avanti senza soluzione di continuità giorno dopo giorno, il rischio di trovarsi coinvolti in risse o regolamenti di conti legati, recita il documento sottoscritto, «alla frequentazione dei locali in zona Ansa Borgomagno (via Bernina) e lungo via Annibale da Bassano, soprattutto negli orari notturni a cui si aggiungono schiamazzi a ogni ora, la quasi totale mancanza di pulizia nelle zone destinate ai rifiuti e la poca illuminazione.
E come non bastasse, ecco il proliferare di attività e bar gestiti da cittadini cinesi, aperti quasi tutto il giorno, richiamo per balordi e spacciatori. Così come i centri massaggi, quelli sì aperti ventiquattr'ore su ventiquattro e anche loro nel mirino dei residenti. Stanchi di convivere con un posto che non riconoscono più.

Problemi che Giordani - che nei giorni scorsi aveva disposto una maggiore apertura della nuova sede della polizia municipale all'Arcella - si è impegnato a risolvere. Il come, nella pratica, verrà svelato il 18 gennaio alle 21, quando amministrazione e cittadini si incontreranno nella sala consiliare del quartiere di via Curzola, alla Santissima Trinità.
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino