Quando è stato tratto in salvo era allo stremo delle forze. Ai poliziotti che

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Quando è stato tratto in salvo era allo stremo delle forze. Ai poliziotti che lo hanno raggiunto in mezzo alla laguna nei pressi di piazzale Roma ha detto che era in acqua da...

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Quando è stato tratto in salvo era allo stremo delle forze. Ai poliziotti che lo hanno raggiunto in mezzo alla laguna nei pressi di piazzale Roma ha detto che era in acqua da oltre tre ore. Ad avvistarlo mentre si sbracciava e gridava come un forsennato aggrappato a una bricola verso l'una e mezza della scorsa notte è stato un passeggero di un vaporetto Actv che non appena ha messo a fuoco cosa stava realmente succedendo ha chiamato il 113, facendo scattare i soccorsi. Sul posto sono state fatte convergere imbarcazioni della polizia, dei carabinieri e della municipale. Non appena agganciato e issato a bordo di una delle Volanti, quello che è risultato essere un 38enne di Sacca Fisola ha detto di essere stato aggredito e rapinato del barchino. Alcuni sconosciuti, da quello che sarebbe emerso, lo avrebbero affiancato e una volta saltati all'interno del natante che stava pilotando lo avrebbero strattonato per poi scaraventarlo in acqua e fuggire a tutta velocità.

Il 38enne è stato quindi accompagnato alle Pescherie del Tronchetto dove era stato fissato il rendez vous con l'ambulanza del Suem 118 per il trasporto all'ospedale dell'Angelo. Una volta giunto al pronto soccorso, il veneziano è stato visitato e trattenuto in osservazione il tempo necessario a escludere eventuali traumi interni anche se fin da subito non lamentava dolori o lesioni particolarmente gravi considerata la circostanza dell'essere stato a mollo per ore nella speranza che qualcuno prima o poi potesse aiutarlo. Sulla vicenda sta indagando la questura, ma pare che prima dell'alba il barchino rubato sia stato ritrovato.
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Il Gazzettino