«Qualche idiota ha strappato l'indicazione per il Praloz»

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Altri due cartelli spariti. In Nevegal continua la guerra dei...

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Altri due cartelli spariti. In Nevegal continua la guerra dei sentieri. Una battaglia a colpi di cartelli divelti e distrutti. Stavolta, però, i segnali sentieristici non sono stati semplicemente spaccati, come era avvenuto in almeno un paio di occasioni durante l'estate: sono stati tolti dai paletti di sostegno e portati via, perché non ci sono i cocci nelle vicinanze. E il giallo diventa sempre più giallo: i cartelli eliminati sono stati scelti accuratamente dai killer dei segnali sentieristici. Quasi che ci fosse un disegno ben preciso nascosto dietro il gesto vandalico. Difatti, in un caso un palo reggeva ben tre segnalazioni distinte, ma solo una è stata presa di mira e tolta di mezzo, quella del troi Praloz. Che qualcuno ce l'abbia proprio con quel sentiero? Difficile a dirsi. Fatto sta che chi ha installato la nuova cartellonistica, pochi mesi fa, non ha preso bene l'ennesimo atto distruttivo. «Come per magia il cartello con le indicazioni per il Praloz è sparito - fanno sapere i volontari di Nevegallika, l'associazione sportiva che la scorsa estate ha installato quasi 120 cartelli su tutto il comprensorio tra Nevegal e Visentin -. Anzi, il cartello è stato strappato malamente, lavoro di un idiota su commissione di parassiti vigliacchi. Parte di un sentiero storico del Colle è stato cancellato». Il riferimento è al fatto che una buona parte della traccia del Praloz è stata usata per i nuovi tracciati di mountain bike. Nei mesi scorsi, quando i primi cartelli erano stati divelti e spaccati, il primo pensiero era andato ai bikers: molti dei segnali vandalizzati difatti davano la precedenza ai pedoni lungo i sentieri; e mostravano un chiaro simbolo di divieto per le biciclette. Nei giorni scorsi, oltre al cartello di Praloz è stato eliminato anche quello del troi de Talo, un sentiero rimesso a nuovo da Nevegallika nel mese di agosto. «Il Nevegal è per tutti e per tutti gli sport: basta regolare le cose con un po' di buon senso e con regole precise« continuano gli attivisti di Nevegallika. Che non si danno per vinti. «Staneremo i vandali. E i cartelli di divieto sul Nevegal avranno la loro foto».

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Il Gazzettino