PROVVEDITORATO BELLUNO Arrivato ad aprile 2018, Gianni De Bastiani per diciotto

PROVVEDITORATO BELLUNO Arrivato ad aprile 2018, Gianni De Bastiani per diciotto
PROVVEDITORATOBELLUNO Arrivato ad aprile 2018, Gianni De Bastiani per diciotto mesi dirigente scolastico provinciale, dal primo ottobre tornerà a lavorare all'Ente Provincia,...

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PROVVEDITORATO
BELLUNO Arrivato ad aprile 2018, Gianni De Bastiani per diciotto mesi dirigente scolastico provinciale, dal primo ottobre tornerà a lavorare all'Ente Provincia, dove era già stato dirigente. L'incarico aveva durata triennale, ma con questa decisione, già comunicata all'Ufficio Scolastico Regionale (Usr), egli chiude anzitempo il proprio contratto con una risoluzione anticipata. Cinquantatré anni, già sindaco di Cesiomaggiore dal 2002 al 2012, De Bastiani nel suo nuovo incarico a Palazzo Piloni si occuperà di Bilancio e Personale.

PROSPETTIVE DI CARRIERA
«Avevo deciso di cambiare ed andarmene da Palazzo Piloni quando le Province sembravano destinate ad avere un ruolo sempre più marginale. Ora nei programmi del Governo, anche se l'esecutivo gialloverde è caduto, esse torneranno a rivestire un ruolo importante. Ma sia chiaro che non me ne vado dall'Ufficio Scolastico perché mi sono trovato male, anzi. Qui ho lavorato e lavoro benissimo. Ma ho davanti a me ancora una prospettiva di carriera che cercherò di sviluppare in un altro ambito».
ACCORPAMENTO
Intanto l'Ufficio scolastico regionale a breve aprirà una procedura, aperta a dirigenti scolastici ed amministrativi per dare un nuovo dirigente all'Ufficio provinciale. E la prima questione che si aprirà sarà proprio questa: Belluno continuerà a mantenere la propria autonomia o rischierà di essere accorpata ad un'altra provincia?
«Io ho lavorato anche per evitare questo spiega De Bastiani e al momento il direttore regionale non ha questa idea, non ci sono insomma programmi di accorpamento. L'azione di questi mesi è stata indirizzata anche a mantenere l'autonomia di questo ufficio». Un problema che ormai si è incancrenito è la carenza del personale dell'Ufficio di via Mezzaterra.
ORGANICO RIDOTTO
«L'organico è fortemente sottodimensionato e questo è nei fatti - prosegue De Bastiani -: rispetto alla dotazione organica di venti, abbiamo nemmeno metà del personale. L'Ufficio va avanti solo grazie al personale in distacco dalla scuola; personale peraltro confermato di anno in anno che non ha la sicurezza di rimanere e il cui investimento in professionalità rischia di andare regolarmente perduto. Eppure il Provveditorato dovrebbe essere punto di riferimento per tutta la scuola. Adesso faranno dei concorsi e nel giro di qualche mese verranno perfezionate le graduatoria di funzionari: in Veneto ne dovrebbero arrivare sette, uno di questi a Belluno».
LA DIGITALIZZAZIONE
Lei ha lavorato sulla digitalizzazione della scuola. Con quali obiettivi e prospettive? «Abbiamo già realizzato un monitoraggio della situazione ed ora stiamo predisponendo un progetto che avrà come obiettivo un rinnovamento della didattica digitale - prosegue il dirigente -. Vorremmo presentarlo agli Enti locali perché poi esso sia finanziato con il prossimo bando dei Fondi dei Comuni confinanti. Lo scopo è da una parte rendere le scuole bellunesi attrattive anche per l'esterno, dall'altro fare in modo che siano possibili didattiche innovative. E ciò potrebbe valere sia per gli studenti che magari sono costretti a casa per motivi diversi, sia per gli insegnanti che spesso sono costretti a recarsi a Venezia, Treviso o altrove per seguire dei corsi, mentre se ci fossero strumentazioni adeguate, potrebbero farlo dalla propria scuola. E dove anche ci sono gli strumenti, spesso la connessione non supporta le richieste. Dovremmo dotare ogni scuola di connessione adeguata e almeno di un laboratorio linguistico digitale mobile. Infine, se la scuola diventa più attrattiva, contribuisce a rendere più vivo il paese. Ecco perché il progetto va presentato agli enti locali: quale miglior investimento se non nelle scuole?».
NUOVO ANNO SCOLASTICO

De Bastiani comunque sarà ancora dirigente scolastico provinciale quando, il prossimo 11 settembre, cominceranno le lezioni: «L'anno scorso il primo giorno di scuola ero stato a Santo Stefano. Quest'anno, in collaborazione con la Diocesi, saremo probabilmente all'Agrario di Vellai di Feltre, per rendere merito ad una scuola che lavora molto sull'inclusione».
Giovanni Santin
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Il Gazzettino