Provincia, tutti a Roma a batter cassa

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«Il taglio che paghi tu»: questo lo slogan della manifestazione organizzata ieri dall'Unione delle Province italiane al teatro Quirino di Roma per evidenziare l'impossibilità...

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«Il taglio che paghi tu»: questo lo slogan della manifestazione organizzata ieri dall'Unione delle Province italiane al teatro Quirino di Roma per evidenziare l'impossibilità di continuare a garantire i servizi, con manutenzione di scuole superiori e strade provinciali da tutti citata come primo esempio. Nella Capitale era presente anche una delegazione polesana, guidata dal presidente di Palazzo Celio Marco Trombini, accompagnato dal vice Vinicio Piasentini e dai consiglieri Valeria Toso, Laura Cestari, Michele Aretusini e Daniele Ceccarello, con la fascia tricolore a rappresentare anche i rispettivi Comuni. Una manifestazione che ha visto attivarsi anche i tre parlamentari polesani, i senatori Emanuela Munerato e Bartolomeo Amidei e l'onorevole Diego Crivellari che hanno incontrato la rappresentanza della Provincia di Rovigo.

«Citerò Trapattoni commenta con la solita ironia Trombini : non dire gatto finché non è nel sacco. Ho sentito tante promesse, ma voglio vedere cosa succederà. Sono tre anni che siamo in questo caos. Ci sono realtà dove da tre mesi non pagano più gli stipendi, bisogna muoversi». Secondo la senatrice Munerato (Fare!) «la situazione in cui si trovano le Province deve essere considerata un'emergenza nazionale: non sono state né cancellate né di fatto mantenute in vita perché aver ridotto ai minimi termini i trasferimenti lasciando importanti competenze vuol dire ucciderle». «La riforma Delrio aggiunge Amidei (Fi) - era sembrata inadeguata a conciliare i principi di efficienza ed economicità, di fatto si è trattato di un fallimento su tutti i fronti perché ci troviamo con le Province senza risorse, minate alla base e alle prese con un fuggi fuggi generale di personale». Crivellari (Pd) fa invece presente come «con diversi colleghi del gruppo siamo fattivamente impegnati ad emendare la cosiddetta manovrina, il decreto enti territoriali in discussione alla Commissione Bilancio, in modo da garantire da subito maggiori risorse alle Province e, soprattutto, garantire i servizi essenziali che sarebbero a rischio se fossero confermati i tagli previsti dall'ultima finanziaria». Per il leghista Aretusini, «uno Stato che sottrae risorse per strade e scuole non ama il proprio popolo: il futuro va verso il federalismo su modello tedesco, già previsto dalla nostra Costituzione ma finora non applicato».
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Il Gazzettino