Provincia, l'organizzazione per i sindacati è da bocciare

Provincia, l'organizzazione per i sindacati è da bocciare
IL CONTENZIOSOROVIGO Stress da lavoro correlato. C'è anche questo problema, certificato da una verifica dello Spisal, fra i motivi che hanno portato a una riorganizzazione della...

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IL CONTENZIOSO
ROVIGO Stress da lavoro correlato. C'è anche questo problema, certificato da una verifica dello Spisal, fra i motivi che hanno portato a una riorganizzazione della pianta organica della Provincia di Rovigo. Una riorganizzazione, decisa con decreto del 29 dicembre del presidente Marco Trombini che, però, i sindacati bocciano in toto. Ieri, in una conferenza unitaria, non hanno esitato a tuonare contro il provvedimento, già dibattuto in un'accesa assemblea dei dipendenti di Palazzo Celio giovedì scorso.

Paolo Zanini della Fp-Cgil ha spiegato come si trattasse di «un atto sollecitato da tempo, sul quale nel gennaio dello scorso anno si era tenuto un apposito incontro in Prefettura: c'erano grandi attese, per un provvedimento importante e necessario, ma qui invece di una riorganizzazione per migliorare i servizi ci troviamo di fronte al paradosso di uno smantellamento ed al caos perché improvvisamente, con una trasmigrazione di servizi e personale, vengono a mancare i riferimenti. Più che una soluzione per una migliore organizzazione, tutto sembra dettato da una resa dei conti nei confronti di un funzionario, che per le querele che ha sporto è stato spostato all'ufficio contenzioso e gli è stata revocata la posizione organizzativa».

Per Cristina Garbin della Uil-Fpl, si è trattato di «un rimescolamento per nascondere la polvere sotto il tappeto: non si sono seguite le indicazioni che erano state date e non c'è stata pianificazione. Il tutto in un clima certamente non favorevole, si pensi al collega che si è trovato pedinato dalla Finanza». Una posizione che, spiegano Zanini e Garbin, viene condivisa anche da Andrea Ricci, della Cisl Fp, che non ha però potuto partecipare alla conferenza di ieri mattina, oltre che dal coordinatore delle Rsu. Proprio Marina Paparella, a nome delle rappresentanze sindacali di base, ha bollato il tutto come «privo di logica». A livello di organizzazione, con circa 25 dipendenti per i quali, prevalentemente dell'Area Ambiente, era stata rilevata dallo Spisal una situazione di elevato stress da lavoro, i servizi Turismo e Caccia, oltre alla Polizia provinciale, vengono affidati all'Area Lavori pubblici, mentre l'Urbanistica viene ricompresa nell'Area Ambiente. Il servizio Gare e Stazione unica appaltante, invece, è stato separato dai servizi informatici e telematici. «Ci sono state segnalazioni allo Spisal e lo Spisal ci ha dato precise indicazioni è il commento del presidente Trombini abbiamo avuto l'avallo del medico del lavoro. Stiamo comunque lavorando a ulteriori aggiustamenti».
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Il Gazzettino