Proteste dopo l'infortunio. L'Ulss: «È la procedura»

Proteste dopo l'infortunio. L'Ulss: «È la procedura»
Disavventura sabato per un gruppo di turisti, con due disabili. In vacanza a Lignano, in tarda mattinata erano in Piazza San Marco per la tradizionale visita con foto ricordo. Una...

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Disavventura sabato per un gruppo di turisti, con due disabili. In vacanza a Lignano, in tarda mattinata erano in Piazza San Marco per la tradizionale visita con foto ricordo. Una signora, con alcuni problemi deambulatori, è inciampata ed è caduta, senza riuscire più a rialzarsi. Il presidente del comitato Cmp di Mestre, Luigi Corò, di passaggio per la piazza, subito si è recato al posto di Primo Soccorso, nelle Procuratie Nuove, per trovare un aiuto sanitario e una sedia per trasportare l'infortunata. I sanitari del presidio non sono però autorizzati ad uscire dall'ambulatorio né a dare alcuna attrezzatura. «Ho immediatamente chiamato il primario Alzetta spiega Corò - e ho chiesto di poter avere una sedia per portare la donna in ambulatorio. Ottenuta la sedia è stato molto difficile trasportare l'infortunata e pure l'altra persona disabile in carrozzella per la mancanza di rampe sia nelle Procuratie che all'ingresso del Punto di Primo Soccorso. Devo dire che i sanitari sono stati gentilissimi e bravissimi nel medicare la signora».

«Questa città va rispettata anche utilizzandone i servizi in modo corretto spiegano all'Ulss -. Il Punto di Primo Soccorso di San Marco non è un Pronto Soccorso, ma un Punto in più al servizio dell'utenza, con quasi 4000 accessi annui. Il Punto è dotato di una apposita sedia/trasportatore che consente di spostare il paziente su e giù per le rampe, e attraverso l'accesso dalla Piazza. Per le condizioni della paziente, il personale del Punto ha ripetutamente invitato gli accompagnatori a non muoverla dalla Piazza la disabile infortunata e a chiamare il Suem118, che l'avrebbe presa in carico con le corrette procedure, compresa l'immediata uscita dell'apposito trasportatore. Invece con propria responsabilità gli accompagnatori hanno spostato la persona infortunata con modalità improprie e hanno rifiutato i suggerimenti dei sanitari di portarla al Civile per accertamenti attraverso il Suem».

Daniela Ghio
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Il Gazzettino