«Troppa burocrazia. Siamo qui da mesi, vogliamo andarcene». Circa 200 migranti di origine africana, ospitati nel grande centro di accoglienza di Bagnoli di Sopra, nel Padovano,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I manifestanti agitavano cartelli in italiano, francese e inglese, gridando basta. Gli ospiti del centro hub protestavano contro i lunghi tempi di attesa che intercorrono tra la presentazione della domanda di rifugiato e il suo accoglimento o respingimento. Nell'ex base ci sono persone che aspettano da oltre dieci mesi.
La tensione è salita per i disagi legati al blocco del traffico, tanto che è volata anche qualche offesa all'indirizzo dei richiedenti asilo da parte degli automobilisti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno evitato che la situazione esplodesse.
«È inaccettabile che si protesti per le lungaggini burocratiche. Si sa che ci vuole tanto tempo per sbrigarle - commenta il sindaco di Bagnoli, Roberto Milan - Quanto accaduto dimostra l'inadeguatezza di questo sistema di accoglienza».
Sulla questione è intervenuto anche il prefetto di Padova Renato Franceschelli, invitando i primi cittadini a scendere a compromessi: «Cerchiamo la collaborazione dei sindaci del territorio. Sono convinto più che mai che l'accoglienza diffusa metta al riparo tutti da sorprese, soprattutto i sindaci. Infatti se un giorno avessi la necessità di sistemare un drappello di profughi imposti da Roma, dovrei agire d'imperio sui territori di chi non collabora».
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino