«Prosecco rosè, grande intuizione»

«Prosecco rosè, grande intuizione»
CONEGLIANOVia libera alla produzione di Prosecco doc Rosè. E al tempo del coronavirus, questo sì rappresenta una speranza, e un'opportunità, per molti produttori, che potranno...

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CONEGLIANO
Via libera alla produzione di Prosecco doc Rosè. E al tempo del coronavirus, questo sì rappresenta una speranza, e un'opportunità, per molti produttori, che potranno proporre sul mercato, in particolare quello americano, una nuova tipologia di Prosecco. Il Comitato Nazionale Vini del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha accolto, all'unanimità, la proposta di modifica del disciplinare di produzione della doc Prosecco. La richiesta era stata avanzata dal Consorzio di tutela della doc Prosecco. Il sì da Roma è arrivato mercoledì. «Un grande segnale per tutto quel mondo che il Prosecco rappresenta ma, in questi tempi in cui morde la crisi legata all'emergenza Coronavirus, si tratta anche del premio ad una importante intuizione e quindi un messaggio di speranza e futuro per quello che è uno dei più importanti settori produttivi della nostra Regione» commenta il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.

OBIETTIVO RAGGIUNTO
Ogni anno vengono prodotti 465 milioni di bottiglie di Prosecco doc, a cui ora si aggiungerà la varietà Rosè (prodotta con uve Glera e Pinot nero per un 10-15%) per stimate 15-20 milioni di bottiglie, che avrà come mercato principale gli Stati Uniti. Con la modifica al disciplinare del Prosecco doc, si corona così uno degli obiettivi commerciali che il Consorzio, e in particolare il presidente Stefano Zanette, si erano posti. Rieletto due anni fa, Zanette aveva detto che la sfida commerciale, da realizzare entro la fine del suo mandato, era di «proporre al mercato una nuova tipologia di spumante che possa dare ulteriore impulso alla produzione, ma soprattutto creare un prodotto di valore nella gamma: il Prosecco doc Rosè». Un anno fa l'assemblea dei produttori con una delibera aveva proposto la modifica al disciplinare. E nemmeno la pandemia ha fermato l'iter. «Dopo la trasmissione della delibera al Ministero da parte delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, pur con i ritardi legati alla diffusione del Covid-19, oggi si è raggiunto il traguardo sottolinea Zaia -. Tempi così rapidi confermano la bontà dell'intuizione dei nostri viticoltori e del gioco di squadra portato avanti a tutti i livelli. Mi congratulo con tutti i protagonisti di questa partita e con tutti coloro che hanno dato il loro apporto in impegno professionale e passione».
I PROSSIMI PASSI

Ora si attende la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale e l'entrata in vigore del successivo decreto ministeriale, che ufficializzerà la modifica a livello nazionale avviando l'iter comunitario che culminerà con la definitiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. «A tutti coloro i quali hanno contributo all'ottenimento di questo importante risultato va il nostro ringraziamento che, in considerazione del momento che stiamo vivendo, è particolarmente sentito» afferma con soddisfazione Zanette. Claudia Borsoi
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Il Gazzettino