PROGETTO

PROGETTO
Da sanatorio ad area che necessita di essere sanata. Ora c'è un'ultima carta che Palazzo Nodari si può giocare per risolvere la situazione di stallo che si è prodotta, anche se...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da sanatorio ad area che necessita di essere sanata. Ora c'è un'ultima carta che Palazzo Nodari si può giocare per risolvere la situazione di stallo che si è prodotta, anche se il tempo stringe. Sembra un paradosso, visto che tutto si trascina da anni. La dead line è il 31 agosto. È per quella data che si chiuderà la finestra per la presentazione delle domande al bando statale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia. Un finanziamento, che potrebbe arrivare fino a 18 milioni di euro, che permetterebbe di cambiare il volto ad un'area ormai da troppo tempo in stato di abbandono. Una ferita aperta nel tessuto urbano di Rovigo.

La storia del «Maddalena» inizia nel 1938 quando viene inaugurato come presidio polesano per combattere la Tbc, con circa 200 posti letto. Nel 1973 arriva la fusione con l'ospedale Santa Maria della Misericordia, mentre negli anni '90 la progressiva dismissione. Nell'ambito di una partita di giro fra Ulss 18 ed Ente Seminario, nel 2002 la proprietà è passata a quest'ultimo che l'ha poi venduta, quattro anni più tardi, alla cordata formata dalle ditte Reale e Cefil.

Per la riqualificazione dell'area è stato presentato un Piruea, il numero 14, «Sistemazione del comparto ex ospedale Maddalena nel quartiere Commenda», che prevedeva fra l'altro la cessione del parco al Comune. Il Piruea si è però «inceppato», anche a causa dei forti vincoli gravanti sull'area che hanno di fatto reso impossibile per le ditte procedere con i progetti che avevano immaginato. Al punto che, nel settembre del 2012, Reale e Cefil sono arrivati a proporre tutto il complesso in «regalo» al Comune. Ovviamente il regalo non era poi così vantaggioso, visto che oltre all'edificio ed al parco circostante, la transazione riguardava anche attivi e passivi gravanti. Senza contare lo «sconto Imu» Un'idea comunque suggestiva, ma lasciata cadere. Anche il Piruea è nel frattempo scaduto. L'area al momento continua a dimostrarsi criminogena. Per sanare l'ex sanatorio serve una cura. Urgente.
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino