Profughi, la fuga dei minorenni

Profughi, la fuga dei minorenni
Erano stati alloggiati in una comunità a Trieste, ma sono già scappati, con direzione Nord Europa, la maggior parte dei ragazzini afgani e pachistani, minori non accompagnati,...

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Erano stati alloggiati in una comunità a Trieste, ma sono già scappati, con direzione Nord Europa, la maggior parte dei ragazzini afgani e pachistani, minori non accompagnati, trovati venerdì mattina con un rintraccio record della Polizia di frontiera a Malborghetto. La soluzione dove alloggiarli era stata trovata in extremis. «In serata ci ha dato la disponibilità una comunità di Trieste che li ha accolti e curati. Alcuni ragazzi avevano la scabbia - racconta il sindaco Boris Preschern -. Ma intorno a mezzogiorno (di ieri, ndr) ci hanno comunicato che la maggior parte sono scappati. Succede spesso così. Il loro sogno è raggiungere il Nord Europa, dove hanno contatti o maggiori prospettive». Ne sono rimasti invece appena un paio, che aggiunti ai 5 under 14 e agli altri 5 già in carico fanno un totale di una dozzina di ragazzi sulle spalle del Comune. Ma le ondate di arrivi non si fermano, «con gruppi sempre più numerosi». La soluzione? Per la Valcanale «lo stop a Schengen. Il 90% dei cittadini chiede di rimettere i controlli ai confini». Intanto venerdì mattina altri 25 profughi sono stati intercettati dai Carabinieri della Compagnia di Latisana lungo la provinciale a San Giorgio di Nogaro.

Gli effetti delle ondate di arrivi si ripercuotono su Udine. All'ex caserma Cavarzerani la tendopoli raddoppia. «Adesso ci sono 170 profughi. Venerdì hanno scaricato altre 13 tende e oggi (ieri ndr) hanno iniziato a montarle», spiega Fabio Di Lenardo della Cri. Con 8-9 per tenda, si potrebbe aggiungere «almeno un altro centinaio» di migranti. «Andremo vicino ai trecento», prevede il presidente del comitato Cri Udine Sergio Meinero. D'altronde, sparsi per la città ce ne saranno «almeno 150 a spanne», ipotizza Di Lenardo. «Nessun problema sanitario» per ora, spiegano entrambi. Con l'arrivo dell'acqua corrente («La luce sarà allacciata credo all'inizio della prossima settimana. Sempre la prossima settimana dovrebbero partire i lavori nell'ex dormitorio», dice Di Lenardo), la Protezione civile aumenterà anche i bagni all'ex caserma: per 170 migranti «ora - dice Meinero - ci sono 4 docce in via Brigata Re e 2-3 al campo, adesso ne metteranno un'altra decina». Una risposta ai solleciti del sindaco Furio Honsell. «Aumentano le tende e le docce anche in seguito alla mia richiesta. Ai cittadini che protestano per i bivacchi dei profughi dico che non devono protestare con me. Hanno ragione. Non è civile per Udine, l'ho detto anche a Morcone. Va accelerata anche la ristrutturazione della palazzina della Cavarzerani». Intanto, «all'inizio della prossima settimana» la Cri, anticipa Meinero, «firmerà il protocollo d'intesa in Comune» per permettere ai migranti dell'ex caserma di fare piccoli lavoretti.
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Il Gazzettino