Profughi, il Governo cede

Profughi, il Governo cede
UDINE - Il Friuli Venezia Giulia deve già affrontare l'onda d'urto dei migranti richiedenti asilo che arrivano in regione dalla frontiera terrestre, in particolare via Tarvisio....

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UDINE - Il Friuli Venezia Giulia deve già affrontare l'onda d'urto dei migranti richiedenti asilo che arrivano in regione dalla frontiera terrestre, in particolare via Tarvisio. Roma terrà conto di tale situazione nel distribuire il carico fra le regioni di quanti arrivano invece via mare.

È l'assicurazione che ha espresso ieri il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico nelle tappe che ha fatto in diversi luoghi della regione accompagnato dall'assessore regionale all'immigrazione, Gianni Torrenti. Giunto su invito dei senatori Pd Carlo Pegorer e Tamara Blazina, originariamente per fare il punto sullo stato delle minoranze, Bubbico ha raccolto le istanze di un territorio, attraverso le voci del sindaco di Udine Furio Honsell e di quello di Gorizia Ettore Romoli, che sta affrontando ormai da un anno e mezzo una pressione continua per gli arrivi di richiedenti asilo via terra, cui si sommano le quote degli immigrati che sbarcano in Sicilia e che vengono distribuiti sul territorio nazionale.
«Ci troviamo in una situazione paradossale - ha riconosciuto il viceministro -: quella di una distribuzione ineguale dei sacrifici e degli sforzi che determinano poi difficoltà crescenti. È accaduto - ha proseguito - e voi siete vittime di questo errore di valutazione, che il carico della accoglienza venga misurato esclusivamente in relazione al fenomeno rilevante degli accessi via mare, trascurando invece le criticità che emergono qui».
Il sindaco di Udine ha chiesto anche che vengano individuati sul territorio altri luoghi per ottenere il riconoscimento di richiedenti asilo oltre alla Questura del capoluogo, per evitare che «siano gli stessi migranti a riversarsi sulla città per espletare tale formalità, fermandosi poi qui». Bubbico si è augurato che «possano essere adottati velocemente procedimenti soddisfacenti».
Si è trattato di un «incontro proficuo», ha commentato al termine del summit svoltosi a Udine l'assessore Torrenti, al quale erano presenti anche il prefetto della città Provvidenza Delfina Raimondo, il questore Claudio Cracovia e i parlamentari Gianna Malisani, Paolo Coppola e Gianluigi Gigli oltre a Pegorer, Blazina e Serena Pellegrino. «Bubbico ci ha rassicurati sul fatto che nella sommatoria dei numeri dell'emergenza verranno tenuti nello stesso conto gli arrivi via terra e via mare - ha aggiunto Torrenti - e ha garantito una velocizzazione delle pratiche in relazione alla peculiare situazione della regione».
Il viceministro ha anche «convenuto sulla necessità di rafforzare le Commissioni territoriali». Bubbico, inoltre, ha «garantito l'interessamento sulla messa in disponibilità di beni demaniali per dare risposta alle esigenze di alloggio».

In provincia di Udine da settembre 2013 sono stati accolti 787 richiedenti asilo, ha aggiornato il sindaco, di cui 249 nel solo 2015. Anche il territorio goriziano è sotto pressione, con 500 profughi tra i 280 di Gorizia e i 220 di Gradisca d'Isonzo.
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Il Gazzettino