Processo bis alla "cricca della logistica", sedici imputati rinviati a giudizio a Forlì

Processo bis alla "cricca della logistica", sedici imputati rinviati a giudizio a Forlì
(L.L.) Si aprirà il 18 novembre, davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Forlì, il processo bis alla cosiddetta cricca della logistica. Ieri pomeriggio il giudice...

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(L.L.) Si aprirà il 18 novembre, davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Forlì, il processo bis alla cosiddetta cricca della logistica. Ieri pomeriggio il giudice dell'udienza preliminare di Forlì ha rinviato a giudizio sedici dei diciassette imputati inquisiti dal pubblico ministero Orietta Canova. Il processo a Padova era iniziato nel maggio 2012 e nel maggio dello scorso anno i giudici del Tribunale collegiale, presieduti da Alessandro Apostoli Cappello, hanno accolto l'eccezione della difesa sulla competenza territoriale. Il giudice dell'udienza preliminare ieri ha dichiarato estinti, per prescrizione, i reati di evasione fiscale e contributiva che nel capo d'imputazione erano datati gennaio 2008. Vanno a giudizio per l'associazione per delinquere.

In testa alla lista degli imputati c'è Willi Zampieri, quarantaquattrenne di Saonara, considerato il capo dell'organizzazione. Lo seguono il consulente fiscale Paolo Sinagra, sessantacinquenne, con studio in via Facciolati, e Patrizia Trivellato, sessantunenne, consulente del lavoro, con studio in via San Crispino. In gennaio sono stati restituiti agli imputati 1 milione e 300 mila euro sotto sequestro.

Il 17 febbraio dello scorso anno erano state mosse a Zampieri e agli altri imputati tre contestazioni suppletive di bancarotta fraudolenta documentale, per i fallimenti delle cooperative "J.D.O.N. Global Scarl", "Euro Job Logistica Scarl" e "Dragonfly". Proprio quest'ultima dichiarazione fallimentare imponeva, secondo le difese, il trasferimento del procedimento alla Procura di Forlì. Era stato il tribunale romagnolo a decretare il crac di "Dragonfly" il 22 dicembre 2009. In caso di connessione tra più reati è il luogo di commissione di quello più grave ad attrarre la competenza territoriale del giudice. Un'impostazione condivisa dal collegio giudicante che ha sottolineato come le nuove contestazioni fossero in realtà già emerse nel corso delle indagini preliminari. Del fallimento di "Dragonfly" si faceva cenno nel decreto con cui era stato disposto il giudizio immediato. La modifica del capo d'imputazione si basava quindi non su elementi nuovi ma già a conoscenza del pubblico ministero.
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Il Gazzettino