Pro loco pronte per l'estate Il presidente veneto Follador: «Faremo almeno 800 sagre»

Pro loco pronte per l'estate Il presidente veneto Follador: «Faremo almeno 800 sagre»
L'INCONTROTREVISO La quasi totalità delle sagre e manifestazioni organizzate dalle Pro loco venete per l'estate e l'autunno 2021 si farà. Su circa un migliaio di eventi che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'INCONTRO
TREVISO La quasi totalità delle sagre e manifestazioni organizzate dalle Pro loco venete per l'estate e l'autunno 2021 si farà. Su circa un migliaio di eventi che fanno ormai parte della tradizione e rappresentano appuntamenti fissi nelle diverse province, l'80% vedrà la luce in questi mesi. È quanto emerso ieri nel corso della 51esima assemblea regionale delle Pro loco venete improntata sul tema della ripartenza e della valorizzazione del volontariato. Un incontro che ha fatto emergere la viva volontà di rimettere in moto la macchina dell'intrattenimento con fini sociali.

LE NORME
«Il desiderio maggiore che accomuna tutte le 530 Pro loco della regione e le migliaia di volontari è quello di riprendere tutte le attività. A partire dalle sagre e dagli eventi spiega Giovanni Follador, presidente Unpli Veneto . Di quelle tradizionalmente in calendario, circa mille fra l'estate e l'autunno, l'80% sarà operativo. Molte in forme ridotte o con un'organizzazione leggermente diversa rispetto al passato: al momento infatti sono ancora in vigore le linee guida per l'emergenza Covid dello scorso anno, ma stiamo attendendo dal Governo quelle aggiornate per capire cosa cambierà a livello pratico. Per noi la parola chiave in questo momento deve essere proprio ripartenza».
LA CANDIDATURA
La seduta in forma telematica di ieri ha permesso di fare il punto sulle attività regionali e sulle novità che riguardano il mondo del volontariato, anch'esso fortemente colpito dall'anno e mezzo di pandemia. E proprio sulla pandemia Unpli ha realizzato un'indagine insieme al Sole 24 Ore per analizzare l'impatto del Covid sull'associazionismo, che sarà presentata martedì in Senato. Ma c'è anche un'altra novità: «Per noi l'impegno più importante è regalare emozioni, far conoscere le nostre peculiarità, le tante eccellenze e le persone aggiunge il presidente nazionale delle Pro Loco, Antonino La Spina . Sulla base di questi principi è stata presentata la candidatura del volontariato come patrimonio culturale immateriale Unesco. Non vediamo l'ora di tornare operativi: dobbiamo stare attenti ma dobbiamo ricominciare ad animare le piazze, i territori e la nostra gente».
I RICONOSCIMENTI
In Italia durante l'epidemia i 600mila volontari delle Pro loco hanno prodotto 25 milioni di ore di lavoro. «Sono dati impressionanti ha commentato Mario Conte, presidente Anci Veneto e sindaco di Treviso. Ore di lavoro gratuito il cui valore non è quantificabile ed è importantissimo per noi sindaci. Lo spirito di comunità e di socializzazione che anima i volontari mette in luce tutta la loro qualità umana: insieme ai prodotti tipici, al paesaggio e alla cultura, sono gli stessi veneti e il loro spirito di squadra i veri tesori della nostra regione». All'assemblea ha presenziato anche l'assessore regionale al turismo Federico Caner: «Le Pro loco non sono solo sagre, sono un anello essenziale per far conoscere a fondo il territorio e le sue tipicità, in primis agli stessi abitanti. Contribuiscono alla crescita sociale e culturale e creano un indotto economico che nasce dalla prestazione gratuita del volontariato. Abbiamo una regione meravigliosa e tutta da scoprire. Oggi più che mai abbiamo bisogno delle nostre sagre e dei progetti di valorizzazione culturale».

Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino