Primo: telecamere sempre efficienti

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TRIESTE - Primo: mantenere in piena efficienza le strumentazioni già acquisite sul fronte della videosorveglianza. Con questa filosofia la Giunta regionale ha approvato ieri il Piano sicurezza 2015 proposto dall'assessore Paolo Panontin con una dote finanziaria pari a 1,8 milioni, dei quali un milione in conto capitale e il resto in parte corrente. Altri 200mila euro dovrebbero rimpinguare la disponibilità con la manovra estiva di assestamento del bilancio.

Le risorse, che saranno assegnate in base a una graduatoria, sono destinate a Comuni o associazioni di Comuni le cui Polizie locali contino almeno 8 effettivi, anche nello spirito aggregativo della riforma regionale.
Anche (e soprattutto) sulla scorta del monitoraggio dei fabbisogni esperito nell'ultima parte dell'anno scorso, la Regione attribuisce priorità a due filoni d'intervento in un preciso ordine di priorità. Il primo: come si diceva innanzitutto la manutenzione straordinaria degli impianti di videosorveglianza e relativi collegamenti per consentire la riparazione o sostituzione del patrimonio esistente; il miglioramento del parco veicoli destinati alla Polizia locale. Il secondo ambito d'azione: finanziare i canoni di assicurazione e manutenzione periodica delle strutture di videosorveglianza; acquistare le divise, sia ordinarie che operative, della Polizia locale adeguandole alle nuove regole regionali recentemente approvate; intervenire a favore delle fasce deboli della popolazione, in particolare a difesa degli anziani contro truffe e raggiri in genere, ma in parallelo anche in difesa dei ragazzi esposti ad atti di bullismo. Quanto alle donne, vengono confermate le risorse da mettere in campo per organizzare corsi di autodifesa.
Ma il Piano prevede anche parametri di priorità in merito agli Enti più meritevoli di ottenere i contributi: «Valorizzano non soltanto la densità demografica - spiega Panontin - ma anche la qualità dei progetti proposti, valutando l'efficacia delle azioni in relazione alle criticità evidenziate sul territorio». Carattere preferenziale avranno anche le iniziative che favoriscano sinergie operative fra le varie Forze dell'ordine.
Non solo: «Prevediamo limitazioni agli Enti locali che non hanno ancora provveduto ad avviare progetti finanziati con i Programmi precedenti - puntualizza l'assessore - o riguardanti interventi analoghi già finanziati e ancora in corso di attuazione».
Il Piano sicurezza va ora all'esame del Consiglio delle autonomie locali prima del via libera definitivo da parte della Giunta Serracchiani.

M.B.
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Il Gazzettino