«Prima o poi qualcuno imbraccerà un fucile»

«Prima o poi qualcuno imbraccerà un fucile»
TREVISO - (P. Cal.) Gianantonio Da Re, segretario regionale della Lega, osserva la nuova polemica che infiamma Zerman e Mogliano e ascolta con un sorrisetto sarcastico le parole...

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TREVISO - (P. Cal.) Gianantonio Da Re, segretario regionale della Lega, osserva la nuova polemica che infiamma Zerman e Mogliano e ascolta con un sorrisetto sarcastico le parole del sindaco Carola Arena: «Quelle tende sono state messe lì perché lo ha deciso il Pd a Roma, la sindaca di Mogliano si lamenti di meno e chiami Renzi». Da Re è ormai convinto che la misura sia colma e la pazienza dei cittadini nei confronti di questa politica dell'accoglienza sia arrivata al limite: «Adesso c'è Mogliano, ma martedì abbiamo visto anche la protesta di Goro. Quei cittadini hanno tutta la mia solidarietà e vicinanza. Hanno dato vita a una manifestazione spontanea, popolare, di protesta contro questa invasione legalizzata. E quando le manifestazioni nascono da sole bisogna cominciare a preoccuparsi. Perché se poi qualcuno imbraccia il fucile e inizia a sparare, la responsabilità è tutta dei prefetti». La Lega, assicura il segretario, non scenderà più in piazza: «Lo abbiamo fatto più volte e siamo passati come i razzisti xenofobi. Ora vedo che anche i sindaci del Pd, come quello di Mogliano, arriva sulle nostre stesse posizioni. Evidentemente sarà xenofoba anche lei».

Da Treviso invece il sindaco Giovanni Manildo ribadisce che l'unico modo per disinnescare la protesta è l'accoglienza diffusa: «È necessario che ogni comune faccia il suo per non scaricare tutta la pressione su quello vicino. Ma la vera soluzione del problema immigrazione deve arrivare dall'Europa».
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Il Gazzettino